I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno smantellato tre piazze di spaccio nel quartiere Sperone a Palermo che si trovavano nei pressi di istituti scolastici. E’ stata eseguita un’ordinanza del gip di Palermo su richiesta della procura diretta da Maurizio de Lucia nei confronti di 18 indagati (15 in carcere, 3 obblighi di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria).
Il gip Angela Lo Piparo ha disposto la custodia cautelare in carcere per Salvatore Guadagna di 46 anni, Lorenzo Romano di 21 anni, Samuele Argeri di 22 anni, Francesco Messina di 28, Antonino Messina, di 27 anni, Giuseppe Graziano di 26, Claudio Cernigliaro di 21,di Bagheria; Rosario Tarantino di 43 anni, Paolo Altieri di 55, Girolamo Tarantino di 20 anni, Pietro Argeri di 34, Davide Anselmo di 26, Sebastiano Chiappara di 25, Riccardo Machì di 28, Giovanni Cataldo di 24 anni.
Obbligo di presentazione alla polizia giiudiziaria per S. A., 22 anni,; V. A, 25 anni e S. F., 22 anni.
Complessivamente sono 36 gli indagati accusati di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Le indagini sono state condotte da giugno a settembre del 2021 dai carabinieri delle stazioni di Acqua dei Corsari e di Brancaccio.
Le indagini si sono avvalse anche di telecamere nascoste che hanno ripreso l’organizzazione della vendita. I pusher, alcuni minorenni, facevano i turni e potevano contare su una rete di vedette che li avvertivano del passaggio delle forze dell’ordine.
Nelle tre basi di spaccio si vendeva hashish, cocaina, crack e marijuana. Il volume d’affari era di circa 5 mila euro al giorno. Nel corso dell’operazione sono state monitorate oltre 9 mila cessioni e segnalate 150 persone. Sono stati sequestrati oltre un chilo e mezzo di sostanze stupefacenti, cocaina, crack, hashish e marijuana.
“Esprimo il mio apprezzamento e la mia gratitudine per l’operazione del Comando provinciale dei Carabinieri, su impulso della Procura della Repubblica, che ha portato allo smantellamento di tre piazze dello spaccio di stupefacenti nel quartiere Sperone. Un’affermazione di legalità da parte della magistratura e delle forze dell’ordine che assume un significato ancora più importante se si considera che queste attività di spaccio avvenivano davanti alle scuole“. Lo dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.