Gli agenti della squadra mobile e dello Sco hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare del gip di Palermo nei confronti di 26 indagati – 21 in carcere e 5 ai domiciliari – accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso e spaccio di droga.
L’indagine, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore Maurizio de Lucia, ha permesso di assestare un colpo allo smercio di droga nei quartieri Sperone e Brancaccio. Per entrare nei “fortini” della droga sono stati impegnati agenti infiltrati che sono riusciti ad avere contatti con i vertici del gruppo criminale che gestiva lo spaccio. Sarebbero stati accertati anche gli interessi di Cosa nostra sulla distribuzione dei guadagni provenienti dall’attività illecita. Nel corso dell’inchiesta è stato documentato che lo smercio dello stupefacente avveniva 24 ore su 24, con una rigida organizzazione dei turni di pusher e vedette. Nel corso del blitz sono stati impegnati il reparto prevenzione crimine, le unità cinofile e il reparto volo. Numerose le perquisizioni eseguite nel quartiere Sperone.
Ecco i nomi degli indagati. In carcere è finito Alessio Salvo Caruso, 29 anni, gravemente ferito a marzo nell’agguato in cui fu ucciso il boss Giancarlo Romano in via XXVII Maggio. Insieme a lui sono stati arrestati e portati in carcere. Pietro Argeri, 35 anni, Gaetano Ingrassia, 34 anni, Giuseppe Davide Arduino, 29 anni, Nicola Argeri, 54 anni, Francesco Messina, 29 anni, Salvatore Agnello, 23 anni, Maria Chiappara, 37 anni, Davide Anselmo, 27 anni, Sebastiano Chiappara, 26 anni, Girolamo Tarantino, 21 anni, Paolo Chiovaro, 36 anni, Samuele Argeri, 23 anni, Antonino Messina, 28 anni, Salvatore Navarra, 21 anni, Antonino Ricotta, 20 anni, Isidoro Lo Nardo, 27 anni, Giuseppe Lucchese, 24 anni, Salvatore Zora, 25 anni, Luigi Iemmito, 51 anni, Vincenzo Lucchese, 27 anni. Ai domiciliari Salvatore Fiorentino, 24 anni, Andrea Pizzo, 23 anni, Daniela Chiovaro, 47 anni, Salvatore Messina, 52 anni, Salvatore Cipolla, 52 anni.
“Esprimo il mio apprezzamento e il mio profondo senso di gratitudine nei confronti del Questore e della Squadra mobile di Palermo per la brillante operazione che ha portato all’arresto di 26 persone, smantellando, così, una vasta rete di spaccio di stupefacenti tra lo Sperone e Brancaccio. Un altro segno tangibile del grande impegno che tutte le forze dell’ordine, coordinate dalla magistratura, stanno mettendo in campo per contrastare il traffico di droga in città“. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.