Il Palermo ha chiuso con una sconfitta il suo anno solare. La formazione di Giacomo Filippi, perdendo di misura contro il Latina, ha ottenuto la sua terza sconfitta in cinque partite.
Un Palermo senza identità, in confusione e soprattutto nervoso. I due rossi rimediati in 34’ nel match contro il Latina riassumono la prima parte di campionato della squadra rosanero.
Una prima parte di campionato come montagne russe, di alti e bassi, di gioco assente, confusione, nervosismo, ma che ha portato il Palermo prima in seconda posizione, e che poi lo ha visto cadere in campi modesti come Picerno e Latina sul finale e nel derby in trasferta contro il Catania.
Un Palermo sterile, che tira poco in porta e che non riesce quasi mai a concretizzare quelle poche occasioni da gol che costruisce. Fatta eccezione per qualche elemento (Brunori su tutti), la squadra rosanero, anche nelle vittorie, non ha quasi mai convinto, facendo possesso e gioco difensivo anche quando conduceva uno a zero e bisognava necessariamente puntare al raddoppio per evitare le incursioni avversarie.
Nonostante le posizioni e i numeri fossero dalla parte della squadra e di Filippi, l’entusiasmo dell’ambiente non è mai stato acceso. Il non-gioco del Palermo, le scelte di formazione, i cambi e alcune dichiarazioni della stessa società hanno portato i tifosi a non sposare del tutto la causa rosanero.
La dichiarazioni fuorvianti sulla cessione societaria da parte del presidente Mirri hanno alimentato ancor di più il malcontento dell’ambiente che chiede a gran voce la cessione di una società che lo stesso Mirri ha ammesso di non poter sostenere in categorie maggiori.
Una cessione che, stando alle ultime note della società, non dovrebbe avere più intoppi alla luce della decisione del tribunale di Catania sul caso Tony Di Piazza. All’ex vice-presidente del Palermo, e dunque alla sua società Italplaza, è stata infatti respinta la richiesta del sequestro preventivo dei beni di Hera Hora, la società che controlla il Palermo FC.
Al Palermo è richiesto un cambio radicale, i tifosi “chiedono la testa” di alcuni giocatori che, come sottolineato dagli stessi supporter rosanero presenti in trasferta a Latina, non stanno sposando la causa rosanero.
Al Palermo è richiesta una reazione, perché dopo il campionato fallimentare dello scorso anno non è concesso un ulteriore passo falso.
Al Palermo è richiesta chiarezza, sul futuro societario e di alcuni giocatori in scadenza che sembrano ormai con la testa lontani dal capoluogo siciliano.
Al Palermo è richiesto rispetto da parte dei tifosi che, dal canto loro, hanno fatto la loro parte: dopo la pesante e meritata sconfitta di Catania hanno voluto sostenere la squadra contro il Bari facendo registrare il record di presenze al “Renzo Barbera” con 10.249 presenti.