E’ caos politico al Consiglio comunale di Palermo, un nuovo rinvio, dopo l’ennesima bocciatura, per il piano triennale delle opere pubbliche 2020-2022: il documento è stato prelevato, ma puntualmente manca il numero legale a Sala delle Lapidi per approvarlo.
Come hanno definitivamente chiarito gli uffici, la mancata approvazione del documento preclude la possibilità di presentare in giunta il piano triennale 2021-23, ai sensi dell’art. 5 del decreto misteriale 14/2018, di sbloccare procedure di gara per la realizzazione di opere fondamentali per la città metropolitana.
La polemica è con l’opposizione rappresentata dalle forze politiche di , che sono ormai maggioranza, da Italia Viva, Lega, FdI E Forza Italia. gli esponenti di Pd, MSS e Sinistra comune temono il rischio concreto di perdere i fondi extracomunali per realizzare una serie di opere. Gli uffici devono concludere le gare entro il 31 dicembre altrimenti si perderanno le somme, parlando di opere come illuminazione pubblica, ristrutturazione di scuole e asili nido e soprattutto il tram, che in sostanza si vuol bloccare. Proprio per tali motivi, hanno deciso di occupare l’aula consiliare come gesto estremo per poter esercitare la loro volontà di votare gli atti deliberativi all’ordine del giorno. Ma gli animi di stamane non si sono ancora placati.
“Ancora oggi un nulla di fatto sul fronte del piano triennale delle opere pubbliche. La proposta effettuata dalla nuova maggioranza del Consiglio si è scontrata con l’evidenza che il punto è all’ordine del giorno dal mese di maggio. Oggi votando favorevolmente la pregiudiziale di Fratelli d’Italia che voleva il sindaco in Aula, dopo avere noi stessi chiesto e ottenuto dal primo cittadino la disponibilità ad essere presente, pensavamo ci fossero tutte le condizioni per non perdere tempo ulteriore e continuare i lavori a oltranza”, dichiarano i consiglieri comunali dei gruppi Avanti Insieme, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Sinistra Comune.
“Eravamo certi così di andare incontro immediatamente al primo punto delle richieste di audizione da loro avanzate. Incredibilmente il centrodestra ha invece abbandonato l’aula, facendo per l’ennesima volta saltare il numero legale.
E’ evidente – proseguono i consiglieri – la volontà di procedere con azioni di ostruzionismo senza volersi assumere la responsabilità del ritardo nella votazione di un atto che il Consiglio discute in pratica dal mese di marzo”.
“Un atto che tutti gli uffici, le associazioni di categoria, le parti sociali e tantissimi cittadini fuori dal Palazzo reputano urgentissimo, mentre evidentemente la destra del Consiglio Comunale preferisce speculare politicamente e uscire dall’Aula quando la discussione si fa concreta. Proseguiremo l’occupazione dell’aula consiliare per dare un forte segnale alla città”.
Intanto, è stata indetta un’assemblea pubblica domani mattina (13 novembre), alle 11 a piazza Pretoria per il confronto su quanto accaduto.
Replica il capogruppo delle Lega a sala delle Lapidi Igor Gelarda “L’appello che mi sento di fare agli occupanti filo orlandiani, cinquestelle primi fra tutti, è quello di liberare l’aula consiliare che hanno occupato senza alcuna ragione. E di permettere al consiglio di riprendere una serena attività di esame del piano triennale delle opere pubbliche. Così come previsto dal cronoprogramma che abbiamo consegnato ieri al presidente del consiglio. Basta scenate, si lavori per la città. Cosa che questa amministrazione comunale non ha saputo fare in tutti questi anni”.