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Palermo, “caramelle” in cambio di favori: corruzione alla Protezione Civile

venerdì 4 Novembre 2022
soldi

Eseguita un’ordinanza da parte della Guardia di Finanza di Palermo di arresti domiciliari nei confronti di 2 persone accusate di corruzione.

Le indagini hanno consentito di ipotizzare condotte illecite da parte di un imprenditore e da un funzionario del Dipartimento Protezione Civile della Regione Sicilia.

Agli arresti domiciliari indagati per corruzione sono finiti Luigi De Luca, 63 anni, funzionario del dipartimento di protezione civile della Regione Siciliana e Sebastiano Grillo, 69 anni, imprenditore referente delle società Nuova Tecnopolis srl e Grillo Infrastrutture srl.

Quest’ultimo, in qualità addetto alle procedure di liquidazione, in cambio di denaro, si sarebbe adoperato per: velocizzare i controlli di propria competenza; sollecitare i propri colleghi a svolgere prontamente i loro adempimenti, affinché venissero celermente pagate fatture per circa 130.000 euro.
L’imprenditore, infatti, in qualità di referente di due società del messinese operanti nel settore edile, aveva svolto lavori di pubblico interesse commissionati da Comuni delle Province di Caltanissetta e Messina.

L’imprenditore avrebbe ottenuto somme di denaro consegnate in 3 pacchetti lasciati sulla scrivania e presentati, all’atto della consegna, come “caramelle”.

Le telecamere piazzate dalla Guardia di Finanza nell’ufficio di Luigi De Luca, funzionario addetto alle liquidazioni del dipartimento della protezione civile della Regione Siciliana hanno ripreso il passaggio delle “caramelle“, soldi avvolti in pacchetti che dalle tasche dell’imprenditore Sebastiano Grillo, passavano nelle tasche o sulla scrivania dell’impiegato.

Mazzette che come si legge nell’ordinanza del gip Paolo Magro, sarebbero servite a “svolgere celermente i controlli e gli adempimenti di propria competenza e sollecitare i propri colleghi e il proprio direttore generale Cocina a svolgere celermente gli adempimenti di loro competenza al fine di ottenere la velocizzazione delle pratiche di liquidazione di interesse del Grillo“.

Il primo passaggio di soldi avviene il 16 giugno del 2021. Quello stesso giorno per accelerare i pagamenti De Luca chiama la funzionaria della protezione civile di Ragusa competente del piano di intervento del territorio agrigentino e nisseno e nonostante un impedimento relativo alla mancanza della fideiussione invita la funzionaria a procedere con il pagamento. Intervento che sblocca l’iter tanto che i finanzieri il 23 luglio registrano una telefonata dove De Luca chiama Grillo e gli dice: “Ha visto?”, Grillo risponde che non ha visto i soldi. Ma De Luca lo tranquillizza. “Vabbè però ormai in dirittura, se non sono oggi pomeriggio sono lunedì“.

Il secondo episodio il 25 agosto 2021. Qui sarebbe avvenuto il secondo passaggio di denaro. I lavori, come si legge nell’ordinanza del gip, stavolta sono quelli del Comune di Novara di Sicilia per un importo complessivo inizialmente di 150 mila euro, poi dopo una variante il costo è salito a 201 mila euro. Il pagamento di queste somme doveva avvenire secondo il regime di liquidazione della contabilità ordinaria, dipartimento di cui era responsabile De Luca. Per questo Grillo si presenta di nuovo da De Luca. Anche in questo caso le telecamere riprendono il passaggio di un pacchetto di soldi sulla scrivania dell’impiegato della protezione civile. E anche in questo caso nonostante la pratica non sia ancora conclusa il funzionario si mette a disposizione “Ci penso io, ci penso io“.

 

 

 

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