Si è concluso in appello con condanne complessive a oltre 80 anni di carcere il processo a una banda di spacciatori di droga che operava nel popolare quartiere di Ballarò, a Palermo.
Gli imputati erano stati processati col rito abbreviato in primo grado. Le pene più severe sono state inflitte ai capi dell’organizzazione criminale: Giovanni Rao e Silvio Mazzucco, che hanno avuto rispettivamente 10 anni e 6 anni e 8 mesi. Le indagini, condotte con microspie e riprese video, hanno svelato la redditizia attività di spaccio della banda svelando il ruolo di vertice di Mazzucco (già condannato per estorsione aggravata dal metodo mafioso nel 2011) e Rao (il cui nome emerge nell’ambito dell’operazione antimafia “Panta Rei” per le sue frequentazioni con i boss Francesco Paolo Lo Iacono e con Salvatore Mulè) entrambi vicini alla famiglia mafiosa di “Palermo Centro”. I due, secondo gli investigatori, sovrintendevano alle attività di gestione e ricevevano i proventi dello spaccio.
L’organizzazione, per quanto emerso dalle indagini, ‘poteva contare su una schiera di pusher e vedette che operavano con turni giornalieri, in sinergia con i responsabili operativi della piazza ai quali spettava la custodia del denaro proveniente dalla vendita della droga’. La banda aveva la disponibilità di magazzini e garage vicini alla “piazza di spaccio”, dove nascondeva le sostanze stupefacenti.