Un gigantesco “NO Summit” è appena comparso di fronte il Grand Hotel Villa Igiea. Non un luogo né un messaggio a caso. La struttura, infatti, lunedì 12 e martedì 13 novembre ospiterà la Conferenza Internazionale per la Libia, un incontro nel corso del quale le delegazioni delle nazioni che giocano un ruolo di predominio militare sul Mediterraneo discuteranno per decidere le sorti dello Stato libico.
Il messaggio dello striscione è chiaro: “è l’espressione del netto dissenso nei confronti del summit, della logica che vi sta dietro e delle dirette negative conseguenze che ricadranno su Palermo e i palermitani. Un summit che, stando agli ultimi aggiornamenti, si manifesta peraltro come fallito ancor prima di iniziare. I grandi capi di Stato hanno, infatti, deciso di disertare l’appuntamento e dato ufficiale comunicazione della presenza, al loro posto, dei propri semplici delegati”.
È quanto recita un comunicato anonimo, perché non firmato, in cui si parla a nome di sedicenti “palermitani che dicono no alle politiche guerrafondaie”.
La nota prosegue così: “Ecco che il gigantesco NO è il NO dei palermitani alle politiche guerrafondaie e ai falsi processi di pacificazione, alla speculazione sui poveri e alla discriminazione razziale promossa dai potenti ma anche un NO ad una città militarizzata e negata di cui non si sarà più liberi abitanti ma ostaggio dei potenti e delle loro necessità.
La nostra terra, scelta come sede di questa conferenza, si è trasformata, in sede di dispositivi militari, da cui tutt’ora vengono effettuate svariate operazioni belliche che interessano il suolo libico, e di strutture di contenimento dei migranti. E la nostra città, Palermo, per permettere l’accoglienza e lo svolgimento dell’ evento sarà sempre più militarizzata, i Palermitani, letteralmente in ostaggio dei beceri giochi di potere, subiranno forti disagi e grandi limitazioni nella viabilità cittadina e nella fruizione dei servizi. Il traffico infatti verrà stravolto (LEGGI QUI) per 4 giorni e nelle aree prospicienti il Grand Hotel verranno proibiti i parcheggi e, addirittura, chiuse le scuole. Una città negata ai palermitani per un summit assolutamente inutile nonché parecchio dispendioso economicamente.
Questi concetti sono già stati espressi, discussi e condivisi ieri pomeriggio durante una partecipata e interessante assemblea cittadina indetta dagli studenti e dalle studentesse dell’ateneo palermitano presso l’ex Facoltà di Lettere e Filosofia e verranno rinnovati anche domenica sera nel corso di una Street Parade, una carovana musicale che, partendo da piazza Rivoluzione alle 21, si muoverà per le vie del centro storico con l’idea di strappare la città al controllo, alla militarizzazione, ai confini, alle logiche guerrafondaie rappresentate da questo summit. Questi due eventi si inseriscono all’interno di un’ampia mobilitazione cittadina che vede associazioni, partiti, collettivi studenteschi e centri sociali palermitani impegnati nella realizzazione di una serie di eventi per manifestare collettivamente in maniera chiara e determinata il forte dissenso”.
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