Via Roma è da sempre stata una delle strade principali di Palermo ma negli ultimi decenni il suo declino è stato lento ed inesorabile. Noi de ilSicilia.it abbiamo percorso tutta la via, dalla stazione centrale fino a Piazza Don Luigi Sturzo, e delle 439 vetrine, che un tempo coloravano e animavano la strada, ne abbiamo contante ben 131 chiuse: il 30%.
Tutti i centri storici, in questi ultimi anni, hanno dovuto fare i conti con il fenomeno della desertificazione commerciale. Via Roma ne è l’esempio lampante: da via prediletta per lo shopping a cimitero di negozi chiusi e abbandonati. Anche Confcommercio ha confermato questa tendenza. Dall’ultimo rapporto è stato evidenziato come le imprese di commercio al dettaglio, abbigliamento, libri e giocattoli, siano passate da 1316 a 821 nell’ultimo decennio. Un aumento considerevole è invece stato quello alberghi, b&b, ristoranti, bar, da 295 a 500. Il rischio è quello di veder scomparire alcune categorie commerciali, con un’offerta commerciale sbilanciata sui settori della ristorazione e dell’alloggio, che rende i centri storici meno attrattivi e meno sostenibili.
ilSicilia.it ha incontrato commercianti e passanti per capire come è cambiata via Roma, raccogliendo qualche racconto sul passato e sulle problematiche attuali. Le cause di così tanta desolazione sono tante: gli affitti troppo alti dei negozi, le limitazioni all’apertura di nuove strutture di vendita con una superficie superiore a 200 metri quadrati, l’introduzione della Ztl e l’assenza di parcheggi, che ha costretto molte attività a spostarsi o a chiudere.