Il terzo anno di serie B si apre nel peggiore dei modi per il nuovo Palermo targato Alessio Dionisi. Il club di viale del Fante fallisce al primo tentativo l’appuntamento con i tre punti, lasciando l’amaro in bocca ai tanti tifosi in trasferta al Rigamonti.
Quasi come un filo mai del tutto spezzato con il passato, i rosa si lasciano scavalcare sul finale, regalando la palla del gol alla soglia del novantesimo ad Adorni. Non era un avversario semplice da affrontare e così è stato. Il Brescia di Maran, lasciata alle spalle l’ansia da prestazione, è cresciuto minuto dopo minuto nel corso del secondo tempo. Un’attesa premiata con l’1-0 finale. Per i siciliani prosegue così lo spettro della seconda metà gara. Dopo un buon inizio propositivo, i rosa si esauriscono lentamente, non riuscendo più a trovare lo specchio della porta.
E’ un esordio infuoco per le due compagini. Un primo turno di campionato senza esclusione di colpi, con i nervi a fior di pelle. A sorprendere nei primi minuti è il “timore reverenziale” dei padroni di casa davanti al possesso e all’aggressività della compagine di Dionisi. Il club di viale del Fante ha confermato quanto sfoggiato nel corso della preparazione svolta in ritiro. L’abito scelto dal tecnico toscano non è ancora definito nei dettagli e alcuni accorgimenti potranno certamente giungere entro la fine del mese, con la chiusura del calciomercato. Un inizio che lascia ben sperare, ma i buoni propositi si sciolgono con lo scorrere del tempo.
Tra le note positive spiccano Gomes e il lavoro sugli esterni. I rosa coprono bene ogni zolla del campo, impedendo alle rondinelle di oltrepassare in scioltezza la propria metà campo. Buona parte del merito è del francese. Il numero 6 sembra aver trovato la sua dimensione ideale davanti la coppia dei centrali, interpretati da Nedelcearu e Nikolaou. A lui è affidato il compito di impostare e imbastire la manovra rosanero, la cui forza propulsiva nasce proprio lungo le fasce. Dalle volate di Di Francesco a sinistra e di Diakité a destra sono nati i pericoli maggiori per l’undici di Maran. Proprio da queste trame di gioco, all’ottavo minuto, i siciliani pescano la prima, e più ghiotta, palla gol, sprecata alta sopra la traversa da Di Francesco.
L’armonia del Palermo si spezza alla mezz’ora. Gomis, l’eroe di Parma, infatti, è costretto ad abbandonare, dopo uno scontro aereo con Borrelli, e lasciare spazio a Desplanches. Ma a rivelarsi fatali sono gli ultimi metri di campo. Le poche occasioni da rete nei primi quarantacinque minuti sono riconducibili soprattutto alla poca lucidità dei rosa in attacco, con poche idee e un Brunori impreciso e non sempre reattivo al momento giusto. A questi si aggiunge un Ranocchia ancora incapace di “familiarizzare” del tutto con la nuova pesante maglia numero 10.
Il classe 2001 prova subito a riscattarsi da fuori area ad avvio del secondo tempo, approfittando di un pallone allontanato dalla difesa, ma Lezzerini è bravo, con la mano di richiamo, a spedire in corner. La risposta del Brescia è immediata. I lombardi sorprendono gli ospiti, al primo vero errore del match. Borrelli di testa offre un assist perfetto per Bertagnoli, dimenticato da Nedelcearu in netto ritardo. Il numero 26 non riesce a coordinarsi e fallisce la girata.
La squadra di Maran esce allo scoperto: una macchina rodata, ben amalgamata e con la giusta esperienza per un campionato fisico e competitivo come la B. Desplanches chiude con i piedi su Borrelli e non si lascia sorprendere dalla punizione di Galazzi. Il club di viale del Fante appare in affanno. Dionisi cerca la cura, affidandosi agli apporti di Di Mariano e Saric, rispettivamente al posto di Di Francesco e Ranocchia.
E’ ancora una volta il Brescia a sfiorare il vantaggio, sotto i piedi del neoacquisto Verreth, oggi in gran luce. Ennesimo doppio cambio: dentro Henry e Buttaro, fuori Brunori e Lund. Le sostituzioni non incidono. Le rondinelle spingono ancora e al novantesimo trovano la rete dell’1-0: la pennellata di Dickmann pesca la testa di Adorni che supera Desplanches.