Fabrizio Ferrandelli, leader dell’opposizione al comune di Palermo, si fa portavoce dei cittadini e in particolare di una parte dei commercianti dell’antico mercato della Vucciria, che pian piano sembra morire, anche agli occhi dei turisti increduli e delusi da ciò che vedono. Il quadro di Guttuso che ritraeva un mercato vivo, ricco di colori, con bancarelle colme dei prodotti tipici locali, sembra, infatti, un lontano ricordo.
“Questa mattina, in riunione congiunta con la commissione Attività produttive del Comune, abbiamo incontrato alcuni commercianti storici del mercato della Vucciria. Dove oggi, purtroppo, è possibile trovare solo rifiuti, basolato dissestato, fognature divelte. In una parola: degrado ed abbandono”, afferma Ferrandelli.
Una situazione che anche l’associazione comitati civici Palermo ha più volte segnalato all’Amministrazione, mettendo in evidenza il disastro in cui versa uno dei più antichi Mercati della nostra città: “i problemi in questa piazza variano, ad esempio vi sono le griglie dei pozzetti delle fognature da dove si vedono affiorare i liquami che non defluiscono correttamente nella rete fognaria. Alcune di queste griglie sono letteralmente pietrificate, i commercianti riferiscono che, quando piove, la piazza si riempie di liquami, e dire che in questo luogo si vendono generi alimentari”.
Un segnale molto importante arriva proprio dal Consiglio comunale che mette da parte le competizioni elettorali per ascoltare e far fronte alle richieste dei cittadini prendendo con loro “l’impegno di incontrarsi ogni 20 giorni per monitorare e costruire un percorso insieme” dice Ferrandelli.
“I cittadini chiedono regole e rispetto – aggiunge il consigliere comunale– chiedono servizi per cui pagano le tasse e una maggiore attenzione. La città è fuori controllo. Molte attività commerciali hanno già chiuso i battenti o rischiano la chiusura; le nuove attività produttive fuggono perché il Suap è un disastro e l’amministrazione non è in grado di garantire tempi certi ai nuovi investitori. Non è questo il modo di tutelare il tessuto produttivo sano della città.
A mio avviso ci sono dei temi che vanno affrontati con una certa urgenza. Primo fra questi la questione dei mercati cittadini: mercati storici, mercato ittico e quello ortofrutticolo. Bisogna intervenire con urgenza e in maniera strutturale con l’approvazione di un regolamento dei mercati per rilanciare il tessuto produttivo, non per bloccarlo. E dobbiamo essere in grado di offrire servizi, come parcheggi (ad esempio di fronte al mercato ittico) e navette. I commercianti sono stanchi e la loro economia è devastata da continui lavori nell’asse Amari-Messina Marine e ora anche in via Roma.
L’appello che faccio a tutte le forze politiche – conclude – è quello di adoperarci e al più presto per non condannare a morte la nostra economia”.