Luci dei riflettori abbassate, torce dei cellulari accese. È così che il Barbera ha festeggiato la vittoria del Palermo sul Genoa. Vittoria di misura, per certi versi sofferta, anche se gli uomini di Corini hanno dimostrato di meritare i 3 punti alla quinta di Serie B, dopo le due sconfitte consecutive.
È tutta un’altra squadra, quella vista ieri sera, rispetto a quella uscita con le ossa rotte da Reggio Calabria una settimana fa.
Il primo tempo ha mostrato ancora qualche lacuna, soprattutto in difesa, dove c’è stato bisogno di un buon quarto d’ora per prendere le misure agli avversari. Gli uomini schierati da Corini, però, sono cresciuti con lo scorrere dei minuti, creando diverse occasioni e spingendo in particolare sulla fascia destra.
Bello il dialogo tra gli attesi Stulac, Segre e Saric, che con Brunori, Di Mariano ed Elia hanno infiammato gli animi dei 23.643 sugli spalti. Il popolo rosanero non ha smesso un attimo di incitare la squadra, onorando così al meglio la memoria del capo ultrà Totò Rambo, scomparso due settimane fa poche ore dopo il fischio finale della sfida contro l’Ascoli.
Nonostante alcune decisioni arbitrali quantomeno discutibili, i rosa non si scoraggiano e, anzi, continuano nella progressione che li porta a passare in vantaggio con Brunori al 49′.
Mentre Blessin inserisce forze fresche, il Palermo tiene botta con gli stessi uomini, eccezion fatta per Saric uscito per Damiani. Buon test per la tenuta fisica e mentale degli uomini di Corini: “Ho visto che la squadra stava bene in campo. Valuto i cambi in base alle condizioni, ma anche sul lato tattico. Stavolta ho visto che continuavano tutti a leggere bene la partita – spiega il tecnico in sala stampa -. Quando giocavamo e ripartivamo eravamo sempre pericolosi, quindi ho messo Soleri vicino a Brunori per avere il due contro due. E in effetti abbiamo avuto subito almeno un paio di occasioni importanti”.
Se il Palermo ha vinto contro il Genoa, però, buona parte del merito va a Pigliacelli, che ha salvato la porta soprattutto sul finale. Non è mancato neanche il brivido nei minuti di recupero, quando l’estremo difensore è stato a sua volta salvato dal fuorigioco fischiato a Bani.
Il prossimo turno vedrà sabato 17 settembre alle ore 14 i rosanero in trasferta a Frosinone. Una sorta di rivincita per quel 16 giugno 2018, una delle pagine più brutte che siano state scritte nella storia del calcio italiano.