Una comunione d’intenti che punta alla diffusione dell’arte e della cultura in generale quella condivisa dalla Fondazione Sicilia, presieduta da Raffaele Bonsignore, e dalla Fondazione Longhi che insieme propongono la mostra “da Ribera a Luca Giordano“, in esposizione a Villa Zito.
Dal dialogo tra le due istituzioni nasce un percorso espositivo, curato da Maria Cristina Bandera, che unisce il rigore scientifico delle opere all’emozione evocata nella visione delle stesse, alcune esposte per la prima volta.
Le opere appartengono ai principali pittori che hanno operato nell’Italia centromeridionale nel ‘600 e all’alba del ‘700, passati alla storia come “caravaggeschi“.
Ad aprire il percorso espositivo è il capolavoro di Valentin de Boulogne, la “Negazione di Pietro”, che rappresenta un eccezionale esempio della cosiddetta “manfrediana methodus”, quella particolare declinazione del caravaggismo messa in opera da Bartolomeo Manfredi.
Recentemente esposta al Metropolitan Museum of Art di New York e al Museo del Louvre di Parigi, raffigura un soggetto con chiaro riferimento alla famosa “Vocazione di San Matteo” di Caravaggio.
Tra gia altri, poi, segnaliamo gli “Apostoli” del giovane Jusepe de Ribera, la “Deposizione di Cristo” di Battistello Caracciolo, il “David con la testa di Golia” di Giovanni Lanfranco; e ancora i due “Paesaggi” riferibili rispettivamente a Filippo Napoletano e a Viviano Codazzi, e le opere di Matthias Stom, a lungo attivo nell’Isola.
Per l’occasione la Fondazione Sicilia espone, per la prima volta, due grandi tele di Luca Giordano, “Giuditta” e “Nettuno e Anfitrite“, “Cristo e la samaritana” di Mattia Preti e “Salomone e la regina di Saba” di Francesco Solimena.
La mostra è uno dei primi grandi eventi messi in cantiere dalla Fondazione per l’anno di Palermo Capitale Italiana della Cultura.
SCHEDA INFORMATIVA
“Da Ribera a Luca Giordano” – Villa Zito, via della Libertà, 52
Dal 17 febbraio al 10 giugno 2018, giorni di apertura e orari sono disponibili sul sito.