Si conclude il magico 2022 del Palermo. Un anno ricco di emozioni e con tanti protagonisti che hanno riacceso l’entusiasmo della tifoseria rosanero, affievolito negli ultimi anni. La Lega Pro, la promozione, il cambio di proprietà e il cammino tra alti e bassi in Seria B: sono veramente tanti i momenti da ricordare… ma ripercorriamo per tappe questo lungo percorso:
IL PALERMO DI SILVIO BALDINI
Nuovo anno nuovo allenatore: così comincia il 2022 del Palermo. I risultati, al di sotto delle aspettative, di Filippi non entusiasmano nessuno e, poco prima di poter addentare il panettone, viene esonerato. Fatale la sconfitta a Latina. Al suo posto Silvio Baldini, volto già noto alla piazza, durante la stagione 2003-2004.
La squadra parte un po’ in sordina, pareggiando 0-0 a Catanzaro. Poi l’inizio della svolta: in 25 partite, tra Campionato e Playoff, ottiene 15 vittorie, 8 pareggi e 2 sconfitte, mettendo a segno ben 52 gol. Un risultato davvero incredibile se si considera anche un altro dato: dopo la partita di esordio, la squadra va sempre a segno, non chiudendo mai match in bianco.
Una squadra inarrestabile che trova nell’offensivo 4-2-3-1 il giusto equilibrio. Ciò è visibile soprattutto nelle ultime partite, dove gli 11 in campo giocano praticamente a memoria. Con il 3-0 rifilato in casa alla Vibonese, il Palermo di Baldini avvia la sua cavalcata, mettendo in fila 17 risultati utili consecutivi. Una scia di successi, in partite ufficiali, che il Palermo, ormai orfano di Baldini, spezzerà circa 5 mesi dopo: nella sfida in trasferta di Coppa Italia contro il Torino, il 6 agosto.
I PLAY OFF E LA PROMOZIONE IN SERIE B
Se dovessimo considerare l’inizio del campionato, forse in pochi avrebbero creduto nella promozione in Serie B.
Il Palermo chiude il girone C della Lega Pro con la vittoria per 0-2 a Bari, piazzandosi al terzo posto, con 66 punti. Il risultato permette ai rosa di giocare i Play Off dagli ottavi, contro la Triestina. 8 partite, tra andata e ritorno, ricche di emozioni e successi, coronate da 6 vittorie e 2 pareggi. Veri trascinatori Floriano e Brunori, autori di 8 (4 a testa) tra i 13 gol realizzati.
Se dovessimo ricordare delle immagine iconiche, dei momenti in cui l’obiettivo promozione sembrava realmente raggiungibile, oltre le reti, potremmo racchiuderle in due scatti.
La prima è quella del commovente discorso, dalla balconata della tribuna centrale dello Stadio Renzo Barbera, di Silvio Baldini. Alla vigilia della partita di ritorno contro la Virtus Entella, il mister ha ringraziare i tifosi radunati e chiamati a raccolta dalla Curva Nord 12 per incitare la squadra. “Se in questo piazzale ci sono bambini e ci sono anche gli anziani vuol dire che la vostra fede non morirà mai. Forza Palermo e andiamo in Serie B!“. I tifosi hanno risposto con grande entusiasmo e intonando cori: “Baldini uno di noi!“.
La seconda immagine è senza dubbio lo strabiliante salvataggio sulla linea di Ivan Marconi in rovesciata. Padova-Palermo, è il 29esimo minuto del primo tempo e i rosanero sono in vantaggio per 1-0. Massolo esce a vuoto e Chiricò tocca di testa. Il pareggio sembra ormai inevitabile. A salvare tutto ci pensa Marconi. Dopo qualche minuto di valutazione, arriva il responso del Var che confermare la decisione dell’arbitro.
Durante i Play Off il Palermo realizza anche alcuni record. Traguardi importanti, che certificano la carica e l’entusiasmo dei tifosi, riacceso dopo anni difficili.
Palermo-Triestina ha segnato un nuovo primato per la Serie C: 36.365 paganti allo Stadio Renzo Barbera. Ma non solo. Palermo-Padova, in onda per l’occasione su Rai 2, è stata la partita con più spettatori: oltre 1 milione e 380mila, con l’8,6% di share. Mai nessun incontro dei Play Off di Serie C aveva raggiunto questi numeri.
MATTEO BRUNORI
L’anno solare di Matteo Brunori è da vero top player. In totale sono 34 le reti realizzate: 18 in Lega Pro, 4 ai Play Off, 3 in Coppa Italia (contro la Reggiana) e 9 in Serie B. Numeri che gli permettono di essere il miglior marcatore in Italia (tra A, B e C) e di piazzarsi tra le stelle europee. Davanti a lui infatti c’è Haaland, con 35 gol. L’attaccante del Manchester City ha però ancora a disposizione un turno di Premier League prima della fine del 2022. Una sfida tutta targata City Goup.
Brunori arriva a Palermo nell’agosto del 2021. Nella prima parte di campionato realizza 7 reti in 19 presenze. Con l’arrivo del 2022, il numero 9 decide di caricarsi la squadra sulle spalle. Termina la Serie C da capocannoniere, con 25 reti, e traina il Palermo, sostenuto da un attacco super rodato, con Floriano, Valente e Luperini, nella magica promozione.
Giunto in Serie B, Brunori non delude le attese e chiude la prima parte della stagione con 9 gol, piazzandosi al secondo posto della classifica marcatori, dietro all’attaccante marocchino del Bari, Cheddira.
Al di là di come proseguirà l’avventura nel capoluogo siciliano, Brunori è già entrato nella storia del Club, e difficilmente verrà dimenticato: ha superato il record delle 8 gare consecutive andate a segno, è stato il primo a superare le 30 reti nell’anno solare con la maglia rosanero ed è entrato di diritto nella top ten dei migliori marcatori nella storia del Club, occupando al momento l’ottava posizione, con 41 centri. Di certo non sarà facile raggiungere le 81 reti di Fabrizio Miccoli, al primo posto.
Impegno, sacrificio e dedizione hanno permesso al numero 9 di raggiungere un altro grande traguardo: la chiamata, da parte del ct Roberto Mancini, per lo stage della Nazionale Italiana a Coverciano.
L’INIZIO DELL’ERA CITY FOOTBALL GROUP
In piena festa promozione arriva la notizia che forse più di tutte ha scosso e segnato l’anno del Palermo: l’arrivo degli arabi. Dopo mesi di trattativa, il 4 luglio, la società diventa ufficialmente di proprietà del City Football Group, per l’80%. Il restante 20% rimane in mano alla società di Dario Mirri.
Il gruppo, di proprietà dello sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan, è tra i più ricchi al mondo e comprende tanti club: Manchester City (Inghilterra), New York City (America), Melbourne City (Australia), Yokohama Marinos (Giappone), Montevideo City Torque (Uruguay), Girona (Spagna),Sichuan Jiuniu (Cina), Mumbai City (India), Lommel (Belgio) e Troyes (Francia). Ultimo arrivato, oltre il Palermo, il Bahia (Brasile).
Un vero e proprio sogno per la tifoseria rosanero. La speranza è sicuramente quella di poter approdare il prima possibile in Serie A e magari, più in là, poter puntare a qualche obiettivo più alto, come il ritorno in Europa. Nulla è impossibile: il nuovo progetto è appena iniziato e le evidenti potenzialità, in prospettiva, preannunciano grandi anni per il popolo rosanero.
Il primo passo importante della nuova società è stato la scelta del nuovo allenatore. Il 27 luglio Baldini e Castagnini annunciano le dimissioni. La squadra viene affidata temporaneamente a Di Benedetto. Girano molti nomi ma , dopo una lunga e attenta valutazione, a spuntarla è Eugenio Corini.
Le attese maggiori sono rivolte al mercato. Dopo l’approdo di Claudio Gomes, direttamente da Manchester, il legame con le altre squadra nella galassia City Group non esclude l’arrivo, con la medesima formula, di altri giocatori. Corini in merito ha le idee abbastanza chiare: la sua richiesta è quella di avere meno giocatori ma con qualità e personalità tali da innalzare il livello della rosa.
IL CENTRO SPORTIVO
Altra data sicuramente da ricordare è il 21 ottobre: l’inaugurazione dei lavori per la costruzione del centro sportivo a Torretta. Se i lavori dovessero proseguire per il verso giusto, a marzo 2023 il Palermo avrà, finalmente, a disposizione una struttura tutta sua.
Per l’occasione erano presenti anche tante autorità politiche, tra cui il Presidente della Regione Renato Schifani. La Regione, in sostegno, ha stanziato 1,5 mln di euro dal Fondo sviluppo e coesione 2014/20.
Dario Mirri lo aveva posto come obiettivo primario il giorno in cui aveva presentato, all’allora sindaco Leoluca Orlando, l’offerta per rilevare il club. Con l’ausilio del City Football Group, che ha finanziato 5mln di euro, il sogno diventerà realtà.
L’ARRIVO DI EUGENIO CORINI E LA SERIE B
E dopo il fallimento del 2019, il Palermo ritorna in Serie B. L’inizio del Campionato non è stato però semplice: un nuovo allenatore, una rosa rivoluzionata e con un’idea di gioco totalmente diversa. Una Serie B, per altro, molto competitiva ed equilibrata, con grandi Club e piazze, come Genova, Cagliari o Parma. Non a caso è stata definita da molti come una “seconda serie A”
Dalla squadra della promozione, tra gli 11 titolari, restano in campo solo Marconi, Valente e Brunori. Gli altri, ad oggi, sembrano distanti dall’attuale progetto. Il nuovo Palermo si veste di nuovi protagonisti: Pigliacelli, Sala, Nedelcearu, Stulac, Saric, Segre, Gomes, Elia e Di Mariano.
24 punti, 13esimo posto in classifica, con 6 vittorie, 6 pareggi, 7 sconfitte, 22 gol subiti e 19 realizzati. Sono questi i numeri di questa prima fase del Campionato. Una stagione fatta di tanti alti e bassi e di duro lavoro, alla ricerca del giusto equilibrio, come Corini ha sempre tenuto a precisare.
Il mister è stato chiaro: serve tempo. E la società, nonostante qualche momento buio, è dalla sua parte.
Tante sono state le delusioni, a partire da alcuni punti persi per strada e che si sarebbero potuti rivelare decisivi, come per esempio: le sconfitta in casa con il Sudtirol e il Venezia, quella in trasferta con il Cosenza e i paraggi casalinghi con Como e Pisa (da 3-1 a 3-3).
Lo spartiacque, come detto dallo stesso Corini, è la schiacciante sconfitta per 3-0 a Terni. Da lì il Palermo ha iniziato ad ingranare, migliorando partita dopo partite e dimostrando negli ultimi 10 turni di essere tra le 5 squadre più in forma.
I presupposti per fare un ottimo girone di ritorno ci sono tutti. Questo è quello che si è percepito dalle ultime due prestazioni, quelle di Cagliari e Brescia (dove hanno pesato le numerose assenze).
Sicuramente c’è tanto da migliorare, soprattutto dal punto di vista realizzativo. Quasi la metà delle reti arriva da Brunori, autore anche del maggior numero di assist, come Di Mariano: 3. Al numero 9 seguono i tre gol di Elia (la cui ultima partita risale al 23 ottobre, contro il Cittadella, e rimarrà ancora fermo a lungo per infortunio) e Segre. Un Palermo dunque poco prolifero, con solo 6 giocatori andati a segno. A quelli già citati si aggiungono Valente, Marconi e Di Mariano.