Il prossimo venerdì 11 ottobre, il carro restaurato sfilerà nuovamente per le vie del quartiere Sperone, accompagnato da un corteo di 400 bambini e bambine della scuola “Sperone-Pertini”. Questo momento rappresenta non solo la rinascita di un simbolo artistico e religioso, ma anche una forte testimonianza di come l’arte possa diventare motore di trasformazione sociale.
Il Carro Trionfale, una grande imbarcazione con una vela impreziosita da cristalli Swarovski, simboleggiava nel 2007 “la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la difesa di questa città”. Dopo il Festino, tuttavia, il carro fu abbandonato nel giardino di Villa Giulia, spogliato di albero, vele, statua e timone, diventando testimone di un lungo periodo di incuria. Solo recentemente, grazie alla volontà dell’associazione Amici dei Musei Siciliani e con il supporto del Comune di Palermo, è stato deciso di restaurarlo, restituendo alla città un pezzo importante della sua storia.
I resti del carro sono stati trasportati presso l’Ecomuseo Mare Memoria Viva la sera di giovedì 18 settembre, dove inizieranno i lavori di restauro. Come sottolinea Giampiero Cannella, assessore comunale alla Cultura e vicesindaco di Palermo, “il recupero e la scelta di affidare al quartiere dello Sperone il carro trionfale di Santa Rosalia realizzato da Kounellis è un gesto di grande valore simbolico”, poiché permette di accendere i riflettori su una “realtà di frontiera” che ha urgente bisogno di attenzione.
Secondo Cannella, il carro non sarà solo un’icona artistica, ma diventerà “un luogo simbolico attorno al quale costruire iniziative religiose, culturali e momenti di riflessione”. Un atto di fiducia nei confronti del quartiere e una responsabilità per i suoi abitanti.
Kounellis con la sua opera voleva non solo omaggiare la figura della santa, ma ha provato a dare forma alla memoria collettiva della città: e oggi il progetto di restauro si carica di nuovi significati. Per Bernardo Tortorici, presidente degli Amici dei Musei Siciliani, non è solo il restauro di un’opera d’arte, ma anche un tentativo di “alimentare la positiva ribellione delle tante Rosalie che devono affrontare le difficoltà di un ambiente particolarmente difficile“. Affidare il carro al quartiere dello Sperone diventa quindi un gesto di grande fiducia: “Con questo evento affidiamo Santa Rosalia allo Sperone e lo Sperone a Santa Rosalia”.
L’evento culminerà con l’inaugurazione del murale “Le Rosalie Ribelli” dell’artista Giulio Rosk, realizzato proprio nel cuore dello Sperone, un quartiere che, come il carro, ha vissuto una lunga storia di abbandono: “Lo Sperone e il Carro hanno in comune una storia di incuria ma soprattutto una qualità meravigliosa: la luce” afferma Antonella Di Bartolo, dirigente scolastica della scuola “Sperone-Pertini”. La luce, in questo caso, diventa simbolo di rinascita e di nuove possibilità, sia per l’opera d’arte che per il quartiere. “Arte e cultura, scuola e bellezza, insieme, per scrivere una pagina di risurrezione per un’opera d’arte e per un quartiere”.
Il corteo dei bambini che guiderà il Carro verso la sua nuova casa è il simbolo di un futuro che si costruisce a partire dalle giovani generazioni, dalla loro energia e dal loro desiderio di cambiamento. Dopo la sfilata, il carro rimarrà nel quartiere, dove sarà affidato ai cittadini dello Sperone, diventando parte integrante del tessuto culturale e sociale della zona.
Santa Rosalia torna, ancora una volta, ad essere faro di speranza per i palermitani e per un quartiere ancora oggi dimenticato e marginalizzato, in cui la forza della comunità si rinnova e ne viene riaffermata l’importanza.