Si scaldano i motori per Palermo, il prossimo appuntamento elettorale del 2022 che porterà a Palazzo delle Aquile il nuovo sindaco della città.
Il Centrodestra più che pronto al tagliando. Si è appena conclusa, infatti, l’adunanza dei leader dei partiti coalizzati all’Assemblea regionale siciliana a sostegno del governo Musumeci: Lega, Fratelli d’Italia, Udc, Forza Italia, Diventerà Bellissima ed Mpa-autonomisti, alle 18.00 si sono ritrovati all’Hotel Politeama di Palermo per definire gli assetti delle prossime amministrative del capoluogo siciliano.
Compattezza, visione della città, laboratori programmatici sono state le parole chiave unitamente all’identità che hanno animato la prima riunione del centrodestra, cominciando a discutere di strategie da mettere in atto la primavera prossima.
“Nelle prossime occasioni di incontro accetteremo tutti coloro che sposano il progetto, che si riconoscono nella bacheca valoriale del centrodestra. Gli stessi valori che alla fine determineranno l’ascesa di un candidato comune e unitario della coalizione.
Abbiamo ridefinito il perimetro – dicono – fermo restando che chiunque si voglia aggregare con una forte discontinuità con la precedente amministrazione targata Orlando, è il benvenuto.
“Siamo già pronti con tavoli programmatici per andare a trattare tutte quelle tematiche e problematiche che attanagliano la nostra città, proponendo quella che sarà una svolta storica”, hanno aggiunto i segretari provinciali.
Una riunione interlocutoria di circa tre ore che si è svolta, riferiscono alcuni dei partecipanti al tavolo di coalizione, “in un clima sereno e di grande collaborazione”. Non si è entrati nel merito di nomi per la candidatura a primo cittadino, né di programmi, “ma è stata fatta un’analisi della situazione attuale della città e delle tante cose da fare”.
Si lavorerà per arrivare a una candidatura unitaria anche se l’ipotesi “primarie”, rilanciata da Matteo Salvini nel caso di un mancato accordo, non rappresenterebbe una tabù: “Si’, ne abbiamo accennato in riunione, nessuno ha posto veti”, ha riferito un esponente della coalizione. “Nelle prossime occasioni di incontro accetteremo tutti coloro che sposano il progetto, che si riconoscono nella bacheca valoriale del centrodestra – si legge in una nota congiunta della coalizione – Gli stessi valori che alla fine determineranno l’ascesa di un candidato comune e unitario della coalizione”.
Un’apertura, interpreta qualcuno, anche alla Dc di Totò Cuffaro, come aveva anticipato alla vigilia il leader del Carroccio in Sicilia, Nino Minardo, che aveva assicurato: “Nessuna preclusione e nessuna volontà di esclusione”. “Abbiamo ridefinito il perimetro – prosegue la nota – fermo restando che chiunque si voglia aggregare con una forte discontinuità con la precedente amministrazione targata Orlando, è il benvenuto. Siamo già pronti con tavoli programmatici per andare a trattare tutte quelle tematiche e problematiche che attanagliano la nostra città, proponendo quella che sarà una svolta storica”.
Nessuna preclusione, dunque, neppure verso nuovi possibili alleati come Sicilia Futura e Attiva Sicilia, il gruppo parlamentare formato dagli ex M5s e ora vicino al governatore dell’Isola. Tra una decina di giorni nuovo round: questa volta il tavolo sarà allargato, dunque, il centrodestra ha cominciato la sua corsa verso Palazzo delle Aquile.
Ecco chi c’era davvero alla riunione di vertice tra consiglieri comunali e coordinatori provinciali: per Fratelli d’Italia Raoul Russo e Francesco Scarpinato, per l’Udc Elio Ficarra, vicesegretario regionale Udc Sicilia, ed Andrea Aiello, coordinatore cittadino Udc Palermo. Per il partito del Presidente Diventerà Bellissima Angelo Pizzuto e Claudio Volante, per la Lega Sicilia Alessandro Anello, e infine Andrea Mineo e Giulio Tantillo.