Voltare subito pagina e rimettersi nel binario giusto. Il Palermo non ha sfondato al Barbera contro il Lecco ma non intende ripetere il brusco stop anche in trasferta. Il match di sabato contro la Sampdoria traina con sé tante insidie. I blucerchiati non hanno trovato ancora le giuste misure in casa e, tra errori e sfortuna, sono ancora alla disperata ricerca di risultati e punti. Quest’ultimo è in realtà un sottile filo conduttore che lega le squadre di Pirlo e Corini.
Gli errori e le distrazioni emerse nel match contro il Lecco non sono riconducibili alla sosta ma si tratta, secondo le parole del tecnico, di un “percorso lungo” dove l’obiettivo “è un miglioramento continuo. I dati oggettivano le buone prestazioni. Abbiamo concesso qualcosa in più ma non in termini di occasioni. I 4 gol subiti, nelle ultime due partite, devono far riflettere. Sapevamo di avere il controllo del gioco ma ci sono stati troppi scompensi. Lo Spezia è una squadra con valori assoluti, con il Lecco abbiamo avuto il dominio assoluto ma non avremmo dovuto subire i gol e alcune soluzioni. Quando si è superficiali alcuni momenti si pagano, al di là della sfortuna. Abbiamo lavorato molto sulla lettura tattica. Ora siamo pronti a ripartire“. E’ questa l’analisi a cui si è lasciato andare Eugenio Corini, oggi in conferenza stampa allo stadio Renzo Barbera.
La sconfitta contro i lombardi è la seconda in campionato dopo quella contro il Cosenza. “Guardando i dati, così come contro il Lecco, non c’è stata partita. La differenza sta nel come si reagisce alla difficoltà. Spingo i miei giocatori a capire gli errori che commettono e questo lo faremo fino alla fine del campionato. La squadra è pronta per andare a Genova e fare una grande prestazione“.
La scottante sconfitta di domenica ha fatto però emergere un altro quesito: la “fortuna” di poter contare su 22 titolari può trasformarsi in un’arma a doppio taglio? Corini ha sementito categoricamente. Non esiste alcuna confusione e un piccolo inciampo non può riscrivere ciò che fino a qualche giorno fa era considerato un vantaggio rispetto a tutte le altre dirette avversarie. Anche perché gestire una panchina così lunga sta diventando un compito sempre più arduo per il mister di Bagnolo Mella.
Valente e Buttaro hanno recuperato dall’infortunio e il numero 30 rosanero potrebbe rivedere il campo, seppur per pochi minuti, già al Ferraris. Ci sono anche altre “pedine” che scalpitano, come Nedelcearu e Marconi, titolari inamovibili lo scorso anno, adesso relegati in panchina, alle spalle di Ceccaroni e Lucioni. Ma nessun allarme o scontento. “Il loro atteggiamento, per come si allenano e si impegnano – sottolinea Corini – certifica il livello del gruppo. Sui difensori centrali faccio più fatica a cambiare. So che risponderanno subito quando avrò bisogno di loro“. Poi il capitolo Soleri che sicuramente non regala sogni tranquilli al mister. “Per rendimento e atteggiamento mi pone sempre grandi dubbi. Ma dobbiamo definire un sistema. Brunori è fondamentale per noi e tornerà titolare“.
In Liguria il club di viale del Fante troverà una Sampdoria zoppicante. L’ultima sconfitta in campionato contro il Sudtirol ha piantato i blucerchiati in zona playout e il poker subito a Salerno, in Coppa Italia, ha gettato la piazza nello sconforto. Gli uomini di Pirlo sono in piena emergenza e lo stesso tecnico ha precisato come “la coperta” al momento sia “troppo corta“. Guai però ad abbassare la guardia. “Stanno vivendo un momento non positivo – ha dichiarato Corini – E’ una squadra retrocessa che ha affrontato problemi societari. Hanno un organico importante ma queste annate sono sempre particolari“.
Anche il Palermo però dovrà fare i conti con qualche piccolo problema. A centrocampo in quattro sgomitano per tre posti. Senza Vasic e Coulibaly mancherà sicuramente tanta fisicità e l’importante sarà “coprire bene il campo. Ho un cambio solo e devo valutare bene come iniziare” anche perché i giocatori disponibili sugli esterni “hanno prettamente caratteristiche di attacco“.
Come ormai i tifosi rosanero sono stati abituati, indovinare l’undici di partenza sarà un bel rebus da sciogliere.