Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è arrivato nella chiesa di San Michele a Palermo per prendere parte alla cerimonia funebre della nipote, Maria Mattarella, 62 anni, figlia dell’ex presidente della Regione Piersanti, stroncata da un male incurabile.
Con il Presidente la figlia Laura e i nipoti Piersanti e Giovanni, figli di Maria. Poco prima nella chiesa erano giunti il ministro Nello Musumeci e poco dopo il presidente della Regione, Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
La messa è celebrata dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. “Maria Mattarella apparteneva a una famiglia della Palermo di quell’incipiente 1980 che tante verità e domande porta ancora in sé nascoste“. Lorefice ha ricordato l’uccisione di Piersanti Mattarella “mentre si recava alla Messa dell’Epifania, fulgido testimone di una coscienza indefettibile illuminata dalla fede cristiana, amante dello Stato e della sua Costituzione, audace uomo di governo che respingeva, stanava e combatteva le collusioni tra mafia e politica, in un momento complesso per la politica siciliana, nazionale e mondiale. Maria Mattarella era una donna di solida e profonda fede. La sua robusta formazione religiosa è il segreto della sua nobile e attrattiva postura umana“.
“Maria Mattarella, – ha concluso Lorefice – è una donna che ha vissuto la responsabilità della storia con gli occhi di Dio. Il libro della storia non sarà aperto e letto dai potenti, dai grandi, dagli oppressori, dai calunniatori, ma da quanti si sono mantenuti giusti, dagli operatori di pace, dai ricercatori della giustizia, dai miti, da chi non ha un cuore doppio, avvezzo al compromesso, alla idolatria del denaro e dell’io voraginoso. Da chi ha un cuore nobile, limpido e retto come quello di Maria Mattarella, degna figlia e martire come Piersanti“.