È stata imbrattata con alcune scritte parte del grande murale da 400 metri realizzato pochi giorni fa sulla cancellata dello stadio “Barbera” da 30 dei più importanti graffitari internazionali.
Le varie opere erano state disegnate durante il Festigraff, una sorta di festival del graffito con la direzione artistica di Luca D’Agostino in collaborazione con Giulio Rosk. “Ci sono voluti tre anni di lavoro – stigmatizza il Palermo con una nota – tra permessi, progettazione, ostacoli della pandemia e organizzazione generale. E ci sono voluti pochi secondi per rovinare tutto. C’è qualcuno in questa città che vorrebbe che le cose non cambiassero mai ed esercita la sua missione con il ricatto, la prevaricazione violenta e criminale, il vandalismo e un’attività militante votata alla distruzione del bello e del buono. La gente di Palermo ha già dimostrato a queste persone che per loro non c’è futuro e che il futuro invece lo costruiamo noi sognatori“.
“Noi che abbiamo tutti lo stesso sguardo del bambino di dipinto ieri da Rosk, con i nostri colori sulle guance. Noi che non smetteremo mai di dire a questi falliti che a Palermo e il Palermo siamo noi. E che per loro non c’è speranza; siete già estinti e non lo sapete“, prosegue la nota.
LA DICHIARAZIONE DI LAGALLA
“Provo dispiacere e dolore per il fatto che un gruppo di individui non abbia capito il senso dei murales realizzati da artisti internazionali sulla cancellata dello Stadio Renzo Barbera. Un’opera che aveva l’obiettivo di mettere in luce la passione per lo sport e i colori rosanero che rappresentano la squadra della città. Queste scritte provocano una ferita al Palermo, la sua società e i suoi tifosi, ma anche alla città, essendo lo Stadio Barbera uno dei simboli del capoluogo. Adesso, l’auspicio è che le forze dell’ordine possano individuare i responsabili di questo atto di inciviltà“.
LA DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO REGIONALE DELL’UGL, FILIPPO VIRZI’
“L’esecutore è uno stupido infame a cui consiglio di consegnarsi alle Forze dell’Ordine con atto di pentimento pubblico di cui ne condanno senza mezzi termini l’atto, lo stesso è già stato intercettato da un video presente sui social pubblicato nei canali ufficiali social della società Palermo FC. Che siano acquisite anche le immagini delle telecamere presenti nei pressi dello stadio e quelle già diffuse dalla società del Palermo da parte delle Forze dell’Ordine incaricate per identificare l’infame soggetto autore di questo meschino ed incivile gesto”.