E’ caos a Palazzo delle Aquile. Tra i continui stalli politici, la mancanza di numero legale, e le ripetute liti in aula consiliare, il Consiglio comunale di Palermo diserta sul voto di delibere importanti per il futuro della Città, che si prepara alle prossime amministrative.
A Sala delle Lapidi i banchi sono rimasti vuoti quando, nella scora seduta, si è trattato di mettere ai voti un atto politico già discusso e annotato all’ordine del giorno e cioè la delibera sulla variante urbanistica per la realizzazione di sei nuovi siti adibiti a centri di raccolta rifiuti.
A rallentare l’attività politica un emendamento del consigliere Paolo Caracausi di IV che ha chiesto di stralciare l’impianto nella quarta circoscrizione, la quale ha espresso parere negativo all’implementazione perciò è stato opportuno chiedere la sospensione del giudizio, e molti consiglieri hanno manifestato lo stesso disappunto. Anche il capogruppo di FI Giulio Tantillo ha detto la sua, parlando di “un grande errore” trattandosi di una zona adatta che porterebbe decoro. A fare scudo sull’atto Sinistra Comune.
Tuttavia, nonostante i lunghi confronti, è saltato il numero legale per votare l’emendamento, una seduta conclusasi con una nulla di fatto. Intanto, Palermo attende.