L’attivista di Libera, Chiara Natoli, giovedì scorso era alla guida del corteo in memoria della vittime di mafia, e proprio in quel giorno, su Rai3 disse: “Ricordare le vittime della mafia vuol dire impegnarsi concretamente per i diritti e la giustizia sociale“, due giorni dopo, però, nel cuore della notte, le hanno bruciato l’auto parcheggiata sotto casa, nel popolare quartiere di Borgo Vecchio a Palermo.
“Una sfida per tutti noi — afferma don Luigi Ciotti — ma noi siamo molti di più. Giovedì, c’erano quasi ventimila studenti nel centro di Palermo, mentre venivano letti i nomi delle 1.011 vittime della mafia“.
Indagini sono in corso.