Il comunicato del sindacato Usb Palermo.
POTENZIAMENTO ORARIO A 30 ORE… GLI LSU CHE FINE HANNO FATTO?
Manifestiamo apprezzamento per l’avvio alla procedura del passaggio a 30 ore settimanali dei dipendenti part-time. Ovviamente segnaliamo che si tratta del mero adempimento di un impegno previsto nel Piano di Riequilibrio, approvato a gennaio 2022
In un momento in cui la grave crisi finanziaria dell’ente stava diventando il grande alibi per non modificare le sorti dei dipendenti a tempo ridotto, il comitato prima e successivamente il sindacato, a seguito di un impegno costante ed un attento studio, sia in termini giuridici sia in termini contabili, hanno messo a nudo le manovre maldestre perpetrate da tutte le parti attive in merito alla questione. Anche l’opinione pubblica è stata sollecitata riguardo l’argomento, attraverso tutti i canali mediatici, cosicché la politica ha dovuto prendere posizione davanti all’annosa vicenda dei lavoratori part-time e degli LSU.
Resta il fatto che le 30 ore sono uno step intermedio, che chiaramente non ci lascia soddisfatti, ma che riconosciamo essere una piccola bolla di ossigeno per i dipendenti, in attesa di raggiungere il passaggio integrale alle 36 ore. Primario obiettivo e su questo continueremo la nostra battaglia.
Non si possono però non evidenziare i dissapori che tale bacino ha dovuto patire in questi ultimi mesi:
• I part-time sono stati fondamentalmente esclusi dalla PEO, grazie ai criteri scelti dagli altri sindacati, costituendo una divisione tra i lavoratori a tempo pieno e quelli a tempo ridotto;
• Ai part-time a 30 ore è stato unilateralmente imposto di cambiare il contratto da verticale in orizzontale, in barba alle norme e ai CCNL;
• Il bacino dei part-time è stato diviso tra “i fortunati” ai quali è stato trasformato il contratto da tempo ridotto a tempo pieno (ancora non sono chiare le procedure di selezione per individuare in maniera oggettiva e trasparente tali dipendenti, aspettiamo risposte) e “il Resto” ai quali è stato “concesso” il potenziamento orario ma, all’orizzonte, si prospetta di ottenere non più di 34 ore;
• LSU, ancora una volta tutto tace dopo 25 anni di totale abbandono. Nulla potrà riparare i danni subiti ed è per questo che con uno studio di fattibilità su base normativa e finanziaria USB sostiene la stabilizzazione a 36 ore per tutti gli LSU.
Spiace evidenziare che questo modus operandi, oggettivamente discriminatorio, è stato avallato ai tavoli proprio da coloro che inneggiavano a gran voce “i dipendenti sono tutti uguali, o tutti o nessuno”. Evidenziamo che USB è stato l’unico sindacato a contrastare le nuove assunzioni, sottoponendo alla governance locale il conflitto normativo rispetto al diritto di precedenza dei lavoratori a tempo ridotto.
USB ha segnalato a livello nazionale ed europeo le problematiche del precariato degli LSU, della precarietà dei contratti a tempo ridotto e della grave condizione di povertà, per i lavoratori che concludono questo percorso inumano di precarietà andando in pensione. Anche su questo fronte abbiamo ottenuto grandi risultati, numerose sentenze di cassazione e sentenza europea a favore.
Il sindacato, per il bene e la tutela dei lavoratori, continuerà a dare “fastidio” e perseguirà ogni azione per ripristinare un senso di giustizia, abbandonato da troppo tempo, per raggiungere l’emancipazione di tutti i dipendenti. Unico ringraziamento va a tutti coloro che hanno creduto e credono in noi. Coloro che, a differenza degli altri, non chiedono la “protezione sindacale” ma la difesa dei propri diritti. Usb ed il Sindaco, in prima linea, siamo semplicemente i servitori e i garanti della tutela dei lavoratori e dei cittadini.
Speriamo che oggi il nostro Sindaco “rompa le catene” e segua la strada più coerente rispetto alle Sue volontà
Tra i firmatari Marina Pagano, delegata del sindacato di base Usb Funzioni locali.