PALERMO. È lotta ai morosi che ancora non hanno pagato la tassa sui rifiuti (Tari). Il Comune di Palermo, infatti, fa scattare l’ “operazione compliance“. Il senso dell’iniziativa è aprire un canale di comunicazione con i cittadini e dare loro l’opportunità di mettersi in regola prima di ricevere l’avviso di pagamento.
“Il Comune – hanno dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessore al Bilancio, Antonino Gentile – ha deciso di offrire un’altra possibilità ai morosi prima di procedere alla notifica di avvisi di accertamento, con aggravio di sanzioni. Questa è un’opportunità per ravvedersi o per chiarire la propria posizione”.
Ma l’azione non si esaurisce qui perché può rinforzare “Il contrasto nei confronti di chi continua a gravare su coloro che sono in regola e hanno il diritto di fruire di un servizio efficiente e pagare meno. Ciò sarà possibile solo se tutti faranno il loro dovere“.
I numeri raccolti dal settore Tributi mostrano che la morosità Tari registra un’inversione di tendenza con un miglioramento per le utenze domestiche e non domestiche. Tuttavia la percentuale dei mancati pagamenti è ancora alta. Si tratta di 46 milioni di euro che devono essere pagati e che sono indispensabili per garantire servizi efficienti.
A Palermo, secondo i dati resi noti dal Comune, su 377.424 utenze, il 36% non ha pagato la Tari 2017. Circa il 33 % sono utenze domestiche mentre ben il 51,74 % appartiene ad altra categoria.