È stata aggiudicata la gara per l’esecuzione delle indagini ambientali preliminari nella “sub area verde” all’interno del Parco urbano “Ninni Cassarà”, per le quali è stato impegnato dal Comune di Palermo l’importo complessivo di € 94.739 con una determinazione firmata ieri dal Dirigente del Servizio Ambiente.
I “carotaggi” previsti sono dodici, con prelievo sia di campioni di terreno sia di acque di falda. L’esito positivo delle analisi del sottosuolo è imprescindibile per poter riaprire alla pubblica fruizione l’area verde del Parco (che copre circa il 60% della superficie di 28 ettari che fa del Cassarà il secondo parco urbano più grande dopo quello de La Favorita).
Il capitolato d’appalto della gara, che era stata indetta a maggio, stabilisce in 90 giorni il tempo utile per ultimare tutti i lavori, che dovrebbero cominciare entro la fine del mese.
Il parco, che era stato chiuso nel 2014 dopo il ritrovamento di materiali e sostanze inquinanti in superficie e nel sottosuolo, è attualmente diviso in tre zone, in base alla gravità dell’inquinamento. Quella verde, estesa appunto circa 15 ettari e accessibile da corso Pisani, e poi una rossa inibita al pubblico e una gialla, intermedia fra le due.
Nella zona verde si è proceduto in diverse fasi alla rimozione manuale e meccanica dei materiali inquinanti.
Commentando la notizia dell’aggiudicazione della gara, il sindaco Leoluca Orlando ha affermato che “se le indagini, come crediamo, riconosceranno che non vi sono più situazioni di rischio nell’area verde, contiamo per la prossima primavera di potere finalmente riaprire al pubblico questa ampia porzione del parco. Speriamo, quindi, che la seconda area verde della città dopo la Favorita possa finalmente tornare a essere fruibile quanto prima. Soprattutto in un momento come questo, offrire a tutti i cittadini spazi all’aria aperta fruibili in sicurezza è sempre più una priorità”.