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PALERMO – Parte dal bacino del Mediterraneo, tristemente alla ribalta negli ultimi anni per il numero di vite perse in mare, la riflessione fatta dal duo artistico Bianco-Valente, insieme ad un gruppo di giovani migranti residente in città, che ha portato alla realizzazione della mostra “Terra di me“.
L’arte può, di sicuro, essere strumento efficace per ri-attribuire il ruolo originario di ponte, attivo e produttivo, tra le culture del Mediterraneo, punto di partenza di rotte che siano di unione e non di frattura.
In un anno e mezzo di lavoro, fatto di incontri, laboratori e confronti attivi Giovanna Bianco e Pino Valente, hanno impiegato tutte le loro energie soprattutto perché, come ci hanno detto nell’intervista, i giovani giunti a Palermo non subissero quel fisiologico processo di spersonalizzazione che, inevitabilmente, si verifica.
Il fine dunque è stato quello di mantenere viva l’identità di ciascuno consapevoli, tuttavia, che ogni viaggio ed ogni rotta cambia il destino di ogni persona.
Nasce da queste considerazione la foto simbolo della mostra realizzata da Bianco-Valente, in esposizione a Palazzo Branciforte, dal 23 giugno al 30 settembre, che sulle linee della vita della mano vede innestate le rotte intraprese dai ragazzi.
“Il messaggio che la Fondazione Sicilia vuole mandare – ha detto Raffaele Bonsignore, presidente della Fondazione – è legato alla necessità dell’integrazione e dell’unione sociale e civile e questa mano è il simbolo per eccellenza dell’accoglienza. Le regole per fare ciò le scriverà la politica, noi siamo ben contenti di contribuire alla diffusione del messaggio artistico ed umano che è il risultato di questa esperienza“.
Il progetto espositivo “Terra di me“, promosso e sostenuto dalla Fondazione Sicilia in occasione di Manifesta 12, ideato e organizzato da Sicily Art and Culture e da Civita Sicilia con la collaborazione del CRESM, inserito nel programma di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, consta di 28 opere, di varia natura, tutte in vendita.
Il ricavato andrà a finanziare le attività del CRESM, associazione di Palermo che si occupa di accoglienza e integrazione supportando progetti di autonomia delle ragazze e dei ragazzi che hanno partecipato al workshop con Bianco – Valente.
Tutte le informazioni su giorni e orari di apertura sul sito www.palazzobranciforte.it