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la replica

Palermo, proteste dipendenti comunali. Falzone: “Impossibile assumere con il Comune che sta uscendo dal dissesto”

giovedì 12 Gennaio 2023

“Il Comune di Palermo, che sta uscendo dal dissesto funzionale, per legge non può assumere nuovi lavoratori. E la stabilizzazione dei 2.400 precari non può essere fatta se non con fondi comunali”. Risponde così alle proteste l’assessore al Personale Dario Falzone.

La protesta dei 2.400 dipendenti comunali davanti a Palazzo delle Aquile prosegue fino a domani, venerdì 13 gennaio, ma Falzone, che ha incontrato i rappresentanti sindacati della sigla Usb insieme al segretario generale Raimondo Liotta, replica alle richieste di chiarimento: “Come detto, i 9 milioni di euro che siamo riusciti ad impegnare grazie all’approvazione del bilancio dello scorso 27 dicembre ci permetteranno di portare a 30 ore coloro che da anni sono fermi dalle 13 alle 25 ore lavorative settimanali – dice -. E per sbloccare questi fondi, che sono comunali, abbiamo bisogno del via libera nazionale, che arriverà con la firma del Patto con lo Stato, prevista a giorni”.

Secondo lui, però, nella nota diramata dal sindacato, ci sono “alcune inesattezze. È vero che sono state fatte nuove assunzioni, ma è pur vero che queste assunzioni o stabilizzazioni sono state fatte sfruttando fondi extracomunali. Diversa è la situazione dei 2.400. Per loro, per legge, possono essere usati solo fondi comunali. Anche se potessimo usare il fondo da 55 milioni – ci tiene a precisare -, il residuo sarebbe insufficiente perché ammonta a poco più di un milione di euro. E sappiamo tutti bene che al momento le assunzioni sono bloccate a causa del dissesto finanziario da cui il Comune di Palermo sta cercando di uscire. Quando ne saremo fuori, allora si potrà intavolare un discorso per portare i lavoratori a 36 ore. Per adesso, entro l’anno arriveremo a 30 e l’obiettivo è riuscire ad arrivare a 34 nel 2024, conclude Falzone.

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