E’ entrata in camera di consiglio la corte d’assise di Palermo che dovrà emettere la sentenza a carico di Pietro Morreale, il giovane accusato di avere ucciso la fidanzata, la 17 enne Roberta Siragusa, la notte del 24 gennaio nelle campagne di Caccamo (Palermo).
La ragazza sarebbe stata colpita al volto a pugni e con una pietra e bruciata nei pressi del campo sportivo di Caccamo mentre era ancora viva: il cadavere sarebbe stato, poi, caricato in auto da Morreale e gettato in un dirupo. A carico di Morreale, tra l’altro, la Procura ha prodotto un video, che è stato proiettato in aula nel corso del processo, ripreso dalle telecamere di un negozio. Nelle immagini si vede chiaramente l’auto parcheggiata del ragazzo, una Fiat Punto e una deflagrazione, poi Roberta avvolta dalle fiamme che percorre alcuni metri prima di accasciarsi al suolo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Pietro Morreale avrebbe assistito all’agonia della fidanzata, poi avrebbe caricato il corpo in auto, lo avrebbe nascosto e sarebbe tornato a casa a dormire. Il giorno successivo è andato dai Carabinieri ai quali ha raccontato che la fidanzata si era data fuoco dopo una lite ed era caduta nel dirupo. Dietro al delitto ci sarebbe stata la folle gelosia del giovane.
Morreale ha deciso che non sarà in aula durante la lettura del verdetto. La sentenza è attesa in serata.