La Polizia di Stato ha arrestato due giovani palermitani, responsabili del reato di rapina aggravata in concorso ai danni di un esercizio commerciale cittadino.
Nello specifico, durante lo svolgimento di servizi di prevenzione e controllo del territorio tesi a prevenire e reprimere reati contro il patrimonio, a seguito di reiterati episodi delittuosi verificatisi nelle ultime settimane nella stessa zona e con con lo stesso modus operandi, gli agenti della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della locale Squadra Mobile, nel transitare per viale Strasburgo, notavano nel senso opposto di marcia quattro soggetti a bordo di due motocicli, privi del prescritto casco protettivo e travisati con dei fasciacolli e passamontagna che ne occultavano i volti.
Insospettiti dall’abbigliamento dei soggetti, dal fare circospetto e ipotizzando che gli stessi potessero essere potenziali rapinatori, i “falchi” della Mobile sono subito intervenuti.
Nella circostanza i due passeggeri si introducevano all’interno del negozio mentre i due conducenti, che rimanevano in attesa su strada, verosimilmente con funzioni di palo, accortisi della presenza degli operatori di polizia, riuscivano a darsi alla fuga. I due soggetti introdottisi poco prima all’interno dell’esercizio commerciale, una volta usciti dallo stesso, tentavano di allontanarsi.
L’intervento repentino dei poliziotti ha permesso di sorprendere i due rapinatori. I due sono stati prontamente disarmati e tratti in arresto prima di essere stati immobilizzati. Gli stessi venivano poi immobilizzati, permettendo così il recupero del cassetto del registratore di cassa. I due rapinatori sono stati, quindi, arrestati nella flagranza del reato di rapina aggravata in concorso. Grazie all’immediata segnalazione diramata via radio, circa la fuga dei due sospettati a bordo dei motocicli, le pattuglie giunte in ausilio rinvenivano in via Florio, uno dei veicoli utilizzati dai malviventi per guadagnare la fuga che dai controlli effettuati risultava essere oggetto di furto.
Sono in corso indagini per risalire all’identità dei complici.