Scioperano da otto ore i lavoratori di Amat. Il corteo è partito da piazza Francesco Crispi giungendo alla sede della Ragioneria generale del Comune di Palermo, in piazza Marina.
L’astensione da lavoro, indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti per il mancato rinnovo del contratto aziendale, è iniziata prevista alle 9 e proseguirà fino alle ore 17 (con rientro dei bus in autoparco), per gli autisti di bus e tram, mentre tutti gli altri lavoratori degli impianti fissi, officina e deposito, amministrativi e tutti i servizi ausiliari per l’intero turno di servizio.
“A fine corteo davanti palazzo Galletti chiederemo una convocazione del sindaco Lagalla – spiegano i sindacati -. Oltre al tema centrale del contratto di servizio, attendiamo molte risposte come quelle sul passaggio a full time di chi ancora non lo è, l’istituzione del buono pasto, la revisione dell’indennità e super bonus. E necessario, infatti, lo ribadiamo, che ai lavoratori venga riconosciuto l’adeguamento delle retribuzioni divenute assolutamente insufficienti per affrontare il caro-vita. Amat intanto continua a ricevere imposizioni di pagamento per tributi al di sopra di ogni sostenibilità economica”.
I sindacati concludono, “questa situazione ricade negativamente non solo sui lavoratori dell’Amat che ne stanno subendo le relative conseguenze, ma anche sui cittadini che ne pagano il costo più alto vista la progressiva riduzione del servizio loro giornalmente erogato con una media attuale di 150 bus contro i 300 bus di una volta”.
E’ stata del 100% l’adesione allo sciopero di otto ore dei lavoratori di Amat, che hanno participato in massa anche al corteo che, partito da piazza Croci, è giunto davanti Palazzo Galletti sede della Ragioneria generale del Comune di Palermo. Al termine del corteo, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti, sono stati ricevuti dal direttore generale del Comune, Eugenio Ceglia.
“Non abbiamo ricevuto nessuna garanzia sulle nostre richieste, oltre al tema centrale del contratto di servizio, anche quelle sul passaggio a full time di chi ancora non lo è, l’istituzione del buono pasto, la revisione dell’indennità e super bonus, il riconoscimento ai lavoratori dell’adeguamento delle retribuzioni,divenute assolutamente insufficienti per affrontare il caro-vita“. Cosi i sindacati di Amat fanno sapere: “Nessun impegno su questi temi da parte dell’amministrazione comunale, Comune e Azienda si rivedranno il primo marzo, intanto proclameremo presto una terza giornata di sciopero, stavolta di 24 ore“.