Palermo è in apprensione per la scomparsa di Giulia Duro, una giovane di 19 anni di cui non si hanno più notizie dalla mattina di lunedì 27 maggio. Giulia, figlia di un volontario dei Servizi per la Protezione civile e il sociale, soffre di leggera epilessia ed è sotto trattamento farmacologico.
L’allarme è stato lanciato dalla famiglia, che ha immediatamente presentato denuncia alle forze dell’ordine. Fabrizio Isola, zio della giovane, ha fatto appello sui social per chiedere aiuto: “Chiedo aiuto a tutti i miei contatti Facebook per ritrovare mia nipote Giulia Duro che si è allontanata alle 9.00 circa di questa mattina da casa e non si hanno notizie”.
La ragazza si è allontanata da casa nella zona Oreto di Palermo intorno alle 9 di ieri mattina. Da allora il suo telefono risulta spento. La famiglia, dopo 24 ore dalla scomparsa, spera che la legge italiana permetta ora di scandagliare il cellulare di Giulia da remoto per ritrovare la ragazza.
Lo zio Fabrizio ha lanciato un disperato appello anche oggi: “Mi rivolgo a chi possa avere preso mia nipote. Perché Giulia da sola tutto questo non lo avrebbe minimamente pensato. Giulia è una ragazza fragile, non capisce il bene dal male. È una bambina di 19 anni con problemi psicologici. Ha bisogno delle sue medicine. Riportatela a casa. Lasciatela vicino una caserma dei carabinieri e andatevene. Se è stata una bravata giovanile è ora di finirla”.
Al momento della scomparsa, Giulia indossava una maglietta bianca a maniche corte con la scritta Kappa, pantaloni di tuta neri con strisce bianche e bottoni laterali, anch’essi della Kappa, e scarpe da tennis nere della Puma. La giovane è alta 1,66 metri, pesa 55 chili, ha carnagione chiara e capelli neri all’altezza delle spalle. Indossa sempre gli occhiali da vista.
L’appello sui social è diventato virale, rilanciato e diffuso da migliaia di siciliani in tutte le province, che si sono immediatamente adoperati per aiutare i familiari della ragazza nella ricerca.
Chiunque avesse informazioni utili è pregato di contattare immediatamente le autorità.