Una settimana dopo l’incontro con l’assessore del comune di Palermo con delega all’Emergenza abitativa, Antonella Tirrito, i residenti della palazzina occupata in via Da Lentini, nel quartiere Uditore, sono tornati a protestare. Questa mattina hanno srotolato uno striscione davanti all’ex caserma Falletta di via dello Spirito Santo: “Contro carovita e sgomberi: case, lavoro, documenti per tutti e tutte”.
“Il 4 luglio scorso – dicono i rappresentanti delle 42 famiglie che hanno occupato lo stabile confiscato la mafia dieci anni fa – ci hanno convocato in Questura per consegnarci l’ordinanza di sgombero entro 120 giorni. La scorsa settimana le famiglie – raccontano -, con il supporto di diversi solidali giunti in soccorso, si sono ritrovate a dover difendere la possibilità di un immediato sgombero”.
Quella è stata l’occasione per un primo sopralluogo dell’assessore Tirrito: “La palazzina non è di proprietà del Comune – ricorda -. Quindi, al momento, l’unica cosa che ho potuto fare è stata consigliare alle 42 famiglie di fare richiesta di moratoria all’Agenzia dei beni confiscati, spiegando la situazione che esiste dal 2012. Questo ci farebbe guadagnare un anno di tempo per poter trovare una soluzione definitiva. Nel frattempo, ho chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico, alla presenza degli assessorati alle politiche sociali e all’emergenza abitativa, della Prefettura e dell’Agenzia dei beni confiscati, che possa studiare il caso, ma che possa anche dare risposte anche ad altri cittadini che si trovano nella stessa situazione”.
“Si potrebbe partire da un censimento degli immobili sfitti e abbandonati – spiega Gabriele Rizzo, rappresentante dell’Associazione inquilini e abitanti Usb -. Abbiamo già avanzato un piano strategico all’assessore Tirrito e concordiamo con lei sul fatto che i primi immobili da poter utilizzare potrebbero essere istituti religiosi, caserme abbandonate e ospedali militari. Ma bisogna pensare anche a quanto tempo dovremmo aspettare per riuscire a riconvertire la loro destinazione d’uso. L’emergenza casa, però, ha una data di scadenza breve”.