Ci sono ferite, come quelle di Via D’Amelio che ancora non riescono a rimarginarsi. Palermo domani ricorderà Paolo Borsellino e i suoi agenti caduti per mano mafiosa, ma è già polemica. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non parteciperà alla fiaccolata e non sarà sotto l’albero al minuto di silenzio per problemi di ordine pubblico. Torna a Palermo e in via D’Amelio invece la Segretaria del Pd Elly Schlein, in giro nelle ultime settimane in varie città italiane per la sua “estate militante”.
“Questo è un momento storico delicato, la destra al governo del Paese lancia dei segnali chiari e preoccupanti, mentre la lotta alla mafia ha bisogno di fermezza e non di cedimenti. Non bisogna abbassare la guardia, ma continuare a costruire avamposti e presidi di legalità” a sostenerlo Mari Albanese dell’Assemblea Nazionale del Pd e insegnante in prima linea, da anni impegnata nei movimenti antimafia “La militanza antimafia non deve essere mera passerella, ma responsabilità forte dinanzi alla criminalità organizzata, alle infiltrazioni mafiose nelle istituzioni. Non è solo un problema politico, ma soprattutto culturale e il punto di partenza sono le scuole. Il 19 luglio è una ferita che ancora sanguina e che chiede giustizia. Dobbiamo batterci ogni giorno affinché alla mafia possa mancare quell’humus che la alimenta e che continua a tenerla in vita. Purtroppo le ultime mosse del governo Meloni non fanno presagire nulla di buono, indebolire gli strumenti di lotta alla mafia è davvero irresponsabile”.