“Ecco i 46 rilievi del Mef ad Orlando. Palermo è diventata la capitale italiana delle violazioni di legge, altro che capitale della cultura!” Inizia così il lungo post su Facebook siglato da Chiara Di Benedetto, per il MoVimento 5 Stelle alla Camera, insieme a Riccardo Nuti e Giulia Di Vita,(parlamentari sospesi dal M5s).
Pochi giorni fa, infatti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fatto un’ispezione a sorpresa al Comune di Palermo. “I 46 rilievi degli ispettori del Mef rispetto alla gestione del Comune sono talmente gravi da indurre Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, se non credesse di essere inamovibile, a dimissioni immediate”, tuonano i rappresentanti de “Il grillo di Palermo”.
“Avevamo già denunciato, con una nostra interrogazione parlamentare, le stesse nefandezze legate alla gestione politica di #USinnacu. Esse sono uno schiaffo ai cittadini che soffrono ogni giorno, tra tasse in aumento e l’abbandono del potere. Nello specifico siamo ben oltre il “suo” ipocrita “il sospetto è l’anticamera della verità”, che il sindaco ha utilizzato per costruire la propria immagine politica fino a diventare il manovratore del Partito Democratico in Sicilia”.
Il Ministero avrebbe contestato al Comune: “Un eccesso di personale in servizio, la mancata osservanza del limite per le spese di personale rispetto a quelle correnti, la violazione del principio di adeguato accesso di risorse umane dall’esterno e irregolarità nel fondo per la produttività di personale. Altre irregolarità sono state ravvisate nel conferimento di incarichi dirigenziali e nelle relative proroghe; nell’assegnazione di funzioni gestionali al dirigente di ruolo delle Relazioni istituzionali; negli incarichi a responsabili dello Staff; nel superamento dei limiti di legge per le spese di personale a tempo determinato; nelle procedure sulle progressioni economiche orizzontali; nell’erogazione di compensi ai titolari di posizioni organizzative e all’Avvocatura comunale, di talune indennità di rischio e dell’incentivo tecnico; nella nomina del dirigente responsabile del Coordinamento Interventi Coime; nella costituzione e utilizzo del fondo per il trattamento accessorio dei dirigenti; nella vicenda della maggiorazione dell’indennità di posizione al Segretario generale; nell’erogazione dei diritti di rogito e in proroghe a Global Service. Grossi problemi sono stati inoltre formalizzati anche in ordine a rapporti del Comune con AMAP, RAP, AMG ENERGIA, RESET e GESAP. Se il rapporto del Ministero non bastasse al cieco e sordo Orlando a fargli lasciare la poltrona, cui è incollato tipo cozza – accusano i pentastellati – , esso rappresenta invece un quadro nitido per i palermitani, i quali ora sanno che il municipio è stato negli anni gestito come una sorta di club per amici”.