“Provvedimento di sospensione immediata” per la dirigente scolastica dell’istituto Falcone di Palermo arrestata oggi è stato disposto.
Lo fa sapere il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che sottolinea come “in tempi brevi sarà nominato il reggente”. Il ministero fa sapere che “saranno inviati degli operatori psico – pedagogici, a supporto di tutta la comunità scolastica nell’elaborazione di quanto accaduto oggi”.
“L’antimafia non è composta solo da magistrati e forze dell’ordine, ma anche da cittadini, operatori sociali, maestri, esempi. Personalmente oggi vivo con grande imbarazzo e una sensazione di sconcerto la notizia dell’arresto di una preside non per fatti di mafia ma per avere usato l’antimafia, è un colpo mortale alla credibilità dell’antimafia che mina la serietà di quanti si impegnano ogni giorno”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici, intervenendo alla facoltà di Giurisprudenza a Palermo a un convegno organizzato dall’Aiga sulla riforma dell’ordinamento giudiziario.
“Vedremo come stanno le cose – ha aggiunto Cracolici – a seconda del lato dal quale si guarda la Gioconda si può vedere un sorriso oppure un ghigno: se il punto di osservazione cambia il giudizio di un dipinto, figurarsi quello su un’operazione giudiziaria. Oggi lo Stato è più forte, ma il rischio è che la mafia continui ad essere uno strumento di regolazione dei conflitti dei cittadini, e questo non possiamo permetterlo. Dobbiamo aggredire la reputazione dei mafiosi e sconfiggere quei modelli sui quali si è basato il consenso dei boss, rompendo il muro dell’indifferenza”.
“L’arresto della preside e del vicepreside della scuola Falcone dello Zen di Palermo e le notizie che arrivano da quell’istituto dal nome importante e glorioso non possono che suscitare enorme sconcerto e tristezza, specie se si pensa che le azioni alla base degli arresti sono addebitate a persone che dovrebbero essere da esempio e presidio della legalità. Dimostrano anche, ove ce ne fosse bisogno, che è ancora lunga a tortuosa la strada per la lotta alla corruzione e che su questo terreno non bisogna mai abbassare la guardia per nessun motivo“, lo ha dichiarato Antonio De Luca, capogruppo del M5S all’Ars.