Il Palermo vola al Braglia per chiudere il cerchio. A circa un anno di distanza, il club di viale del Fante torna a calcare il manto erboso emiliano, da sempre scrigno di dolci ricordi.
L’onda rosanero anche questa volta travolgerà Modena, provando a superare se stessa, quando i tifosi accorsi, soprattutto da tutto il nord Italia, la passata stagione erano stati però tremilacinquecento. Se lo spettacolo è assicurato sugli spalti, resta un’incognita il Palermo che scenderà in campo.
Le prossime cinque puntate del terzo capitolo di questo campionato, frastagliato dalle pause delle Nazionali, saranno decisive per comprendere la reale crescita della compagine allenata da Alessio Dionisi, che giunta ormai alla nona giornata dovrà dimostrare di aver superato ufficialmente la fase di conoscenza, aggregazione o integrazione e proiettarsi verso la scalata di una classifica che non ammette più ritardi o brusche frenate. Gli squilli di Pisa, Sassuolo e Spezia ne sono la prova.
Modena potrebbe così rappresentare un trampolino di lancio e soprattutto la fine di un’era che ha trascinato con sé pessimismo e rassegnazione. L’ultimo scontro in Emilia-Romagna, vinto per 0-2 dai rosa nell’ottobre 2023, fu l’ultimo successo prima del primo vero grande tracollo che causò una frattura mai realmente ricucita, nonostante una breve parentesi prima della striscia negativa che condusse all’esonero di Corini. Oggi molto è cambiato da quel Palermo, ma tante scorie sembrano non voler abbandonare la testa dei giocatori rosanero, gettando scompiglio nel quartier generale di Torretta.
Fuori anche Peda, per sovraccarico muscolare, e Saric, per infiammazione al piede, che si aggiungono così alla lista degli indisponibili, tanti sono i dubbi sull’undici titolare per il tecnico toscano: dagli esterni al centrocampo fino all’attacco.
Lo stesso Dionisi ha gettato ombre sui terzini, creando così un “caso esterni“. Diakitè e Lund hanno fatto ritorno nel capoluogo siciliano, ma i pochi allenamenti con la squadra, le gambe affaticate dai match con le maglie delle rispettive Nazionali e il lungo viaggio potrebbero relegarli in panchina almeno ad avvio partita. L’unico giocatore di ruolo che in queste settimane ha potuto sostenere per intero la preparazione è stato Buttaro, con Pierozzi ancora ai box. In mezzo al campo sgomita Verre. Contro la Salernitana il numero 26, subentrato nel corso del secondo tempo, ha donato quel pizzico di fantasia e vivacità in più alla manovra rosanero e chissà che Dionisi non voglia approfittare del momento positivo dell’ex Sampdoria. Incerte anche le sorti del reparto offensivo. Henry dovrebbe riappropriarsi del ruolo da titolare, a discapito di capitan Brunori, mentre, come trapelato dalle parole in conferenza stampa, la fiducia su Le Douaron potrebbe essere ulteriormente rinnovata, se non addirittura rafforzata, considerate le buone impressioni nel corso degli allenamenti.
Si guarda già oltre e con trepidazione. La sfida contro gli uomini di Bisoli dovrà essere la spinta per varcare ancora una volta la soglia del Barbera, sabato prossimo, e andare alla caccia della prima vittoria casalinga contro la Reggiana. A Modena si cerca così la rivalsa dei singoli. Una carica positiva che potrebbe appianare gli animi e affrontare l’esame più importante con una visione più rosea del futuro.