“Il M5S è in caduta libera e allora torna a fare promesse al Sud dopo il bluff del reddito di cittadinanza. Il Ministro Lezzi si sta premurando di fare tavoli sull’alta velocità nel Mezzogiorno, su contratti istituzionali già esistenti, soltanto per far recuperare qualche voto al M5S in vista delle Europee e per distogliere l’attenzione mediatica dal deleterio No del Governo alla Torino-Lione“. Lo afferma la senatrice di Forza Italia, Urania Papatheu.
“Sull’alta capacità delle direttrici Messina-Catania-Palermo, Salerno-Reggio Calabria, Napoli-Bari Lecce-Taranto, che il Sud attende da tempo immemore, non servono sanzioni che si limitino a riguardare la data del via ai lavori ma penali specifiche sull’avanzamento futuro dei cantieri. Risulta che Rfi stia già procedendo con i relativi iter. Associare quei contratti al decreto sblocca-cantieri è un palliativo elettorale perché la dotazione finanziaria esiste e i progetti a breve andranno comunque in appalto. Il vero problema non è se le assegnazioni delle tratte avverranno entro il 2019 o ad inizio 2020 ma in quanto tempo verranno portati avanti e completati i cantieri: 10 anni, 20 o non verranno mai ultimati?”.
“La gente, soprattutto in Sicilia – prosegue Papatheu – è stanca di dover fare viaggi in treno che diventano una vera e propria odissea di diverse ore tra disagi e ritardi. C’è bisogno di ammodernare la rete ferroviaria e migliorare i collegamenti tra i territori se davvero si vuole migliorare la situazione. Il Governo regionale sta facendo la sua parte con grande impegno anche per rimediare ai disastri del precedente Esecutivo Crocetta, ma è fondamentale che da Roma ci sia la necessaria attenzione e il dovuto supporto. Non basta semplicemente che i cantieri prendano il via, è essenziale avere certezze che quanto si prospetta venga realizzato secondo tempi e modalità in linea con quanto previsto, senza il solito rituale delle lungaggini che troppo spesso trasforma le infrastrutture in Italia in delle eterne incompiute”.
“Ecco perché il Ministro Lezzi, anziché fare propaganda di cortile e convocare i soliti tavoli – conclude Papatheu – farebbe bene a preoccuparsi di far inserire clausole vincolanti di salvaguardia nei contratti, per blindare il rispetto dei crono-programmi“.