Un sugo nero, di seppie, che scende sulla pasta come una colata lavica; una “Etna” da mangiare, invece, che da scalare; visione quasi immaginifica che rimanda al mistero della nostra Isola, fatta di luci e ombre.
Sarà stato per questo motivo che la piccola Patti Holmes, colta, anzi “corta” in erba, mentre rivolgendosi alle altre prelibatezze diceva: “Vade retro pappa”, quando si ritrovava di fronte alla pasta nera vi si tuffava per riemergere, tra le risate generali, tutta impiastricciata e con la bocca che, per l’effetto ottico del nero, appariva mancante di qualche dentino? Una cosa è certa che, sazia all’inverosimile, si alzava da tavola tutta soddisfatta e pronta a fare un altro sciopero della fame ad oltranza. D’altronde, si dice ogni riccio un capriccio che a lei, nonostante i capelli corti, appariva per rivelarne il caratterino che la abitava e non l’avrebbe mai abbandonata.
La cucina, durante questa preparazione “divina”, era invasa da aromi inebrianti, i fornelli si animavano, eccitati dal preparare una simile bontà, e gli uomini di casa si scoprivano innamorati come non mai delle loro donne che smuovevano “pititti” di ogni genere. Un’aggiunta della nonna, da provare, è il caciocavallo a tocchetti che le dà un quid inaspettato. Provare per credere.
Ingredienti per 4 persone:
- 400 g di bucatini
- 4 seppie di media grandezza
- una cipolla
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- 100 g di passata di pomodoro
- 200 g di caciocavallo (da dividere in 4 tocchi)
- 1 bicchiere di vino bianco
- sale
- pepe
Procedimento:
Dopo aver pulito le seppie, senza rompere il sacchetto del nero, e averle tagliate a listarelle molto sottili, mettete in una casseruola olio extravergine di oliva e cipolla tritata finemente. Appena sarà imbiondita, aggiungete le seppie, fatele soffriggere a fiamma vivace, unite il caciocavallo diviso in 4 tocchi da 50 g l’uno e sfumate col bicchiere di vino bianco.
In una padella, nel mentre, “allungate” (termine siculo che sta a significare “diluire, ma rende di più) il concentrato di pomodoro con un po’ d’acqua calda e aggiungete la passata di pomodoro. Fate cuocere il sugo e, appena si sarà insaporito, versatelo nella casseruola con le seppie, spremete il nero e continuate la cottura a fuoco lento fino a che avrà raggiunto un colore intenso. Aggiungete pepe a piacere e gustate prima di aggiungere il sale, perché il liquido è salino.
Lessate i bucatini in abbondante acqua salata, scolateli al dente e conditeli con questa meraviglia che profuma di mare, ma ha in sé anche la sorpresa dei tocchetti di formaggio. Passaggio azzardato? Credetemi, genialata delle donne di casa Holmes.
La pasta col nero di seppia è servita e pronta per essere mangiata.