A Paternò (CT), la Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito dell’attività investigativa svolta dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania la misura cautelare degli arresti domiciliari per un 34enne del posto, indagato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Le indagini, ancora in fase preliminare e senza il contraddittorio tra le parti, hanno fatto luce sulla condotta dell’indagato, che avrebbe utilizzato una vecchia casa disabitata come deposito per la droga. L’intervento è scattato dopo la segnalazione di una donna che ha chiamato il 112, denunciando la presenza di persone sospette all’interno di una sua proprietà.
All’arrivo dei Carabinieri, due uomini sono stati visti fuggire dalla casa su uno scooter. Durante la perquisizione, i militari hanno trovato 300 grammi di cocaina nascosti in un armadio, pronti per essere suddivisi e immessi nel mercato del narcotraffico del paternese.
Le indagini immediate hanno portato all’identificazione di uno dei fuggitivi, che si è rivelato essere il compagno della donna che aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. La donna, sospettando un furto della droga, aveva contattato il 112. Dopo essere stata interrogata dai Carabinieri, ha confessato di aver permesso al fidanzato di usare la casa come deposito per la droga.
Grazie ai filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona e alle dichiarazioni della donna, i Carabinieri hanno raccolto sufficienti prove per dimostrare la presenza dell’indagato nella casa. Sulla base di questi elementi probatori, l’Autorità Giudiziaria ha deciso di applicare al 34enne la misura degli arresti domiciliari.
