L’associazione culturale Bashkë, in partnership con il Comune di Piana degli Albanesi, ha promosso “Bashkë Urban Art”, dal 20 al 30 agosto, un progetto di arte urbana volto a tutelare e diffondere oltre i confini siciliani, la complessità culturale, storica e antropologica di una delle più grandi e importanti comunità arbëreshe in Italia, la cui storia affonda le radici nel XV secolo.
Bashkë Urban Art è occasione di incontro e condivisione tra artisti e pubblico, dove la diversità culturale è un prezioso strumento di sviluppo.
IlSicilia.it ha intervisto il sindaco di Piana degli Albanesi, Rosario Petta, durante uno dei convegni legati all’iniziativa che si sono tenuti oggi in paese.
“L’iniziative di ‘Bashkë Urban Art’ pensate in occasione della festa della Fondazione di Piana degli Albanesi, quest’anno hanno avuto una progettualità che non si era mai vista. Siamo riusciti ad attirare l’attenzione su un progetto dell’associazione con il contributo fattivo e operativo dell’assessorato ai Beni Culturali, dell’assessorato al Turismo, della Città Metropolitana di Palermo e ovviamente del Comune di Piana degli Albanesi” dichiara il sindaco.
“Un’iniziativa che prevede vari step e collaborazioni con lo sfondo del nostro bellissimo quartiere Sheshi, una rivalutazione e rinascita dello stesso, realizzando un ‘museo a cielo aperto’ con le opere realizzate dagli artisti sul posto, le sculture e i murales che stanno stravolgendo il quartiere uno dei borghi antichi più belli della nostra comunità. Parallelamente ci sono le iniziative legate alla festa della Fondazione, che quest’anno vede a Piana la partecipazione dei rappresentanti dell’agenzia della diaspora del governo albanese per far vedere il forte interesse dello stesso sulla nostra comunità territoriale, che è la più grande in Sicilia tra i 5 comuni che parlano ancora la lingua arbëreshe e dove tradizione, cultura e valorizzazione del nostro essere ‘isola nell’isola’ è portato ancora avanti con grandi orgoglio attraverso queste iniziative, con una grande partecipazione dei più piccoli e dei più grandi che ci danno forza di continuare su questa strada” conclude il primo cittadino.
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Il presidente dell’associazione Bashkë, Giuliana Riolo, in un’intervista in esclusiva a ilSicilia.it descrive l’iniziativa: “Bashkë in Art è nata nel 2015 per promuovere, attraverso l’arte, la cultura e il patrimonio artistico e storico del territorio di Piana degli Albanesi.
Un vero e proprio “festival delle arti” dove si trovano la fotografia, la pittura, la musica e la letteratura si sono unite in unico contesto per promuovere gli aspetti e le peculiarità della comunità arbëreshe. Per la quinta edizione ci siamo concentrati sul quartiere Sheshi coinvolgendo quattro artisti di street art di fama nazionale e internazionale”.
“Un altro intervento realizzato è l’opera di scultura dell’artista hondureño Fausto Guillermo Tabora Garcia in collaborazione con lo scultore Simone Zanaglia da Carrara realizzando un’incisione su una roccia secolare da sempre vista come gioco dalle varie generazioni. Una vera e propria trasformazione di uno dei quartieri più antichi e affascinanti del territorio, puntando i riflettori per provare a creare nuove forme di sviluppo lavorativo come attrazione turistica. Parte di un lungo percorso per riportare il paese al centro dell’attenzione per contrastare lo spopolamento e riscoprire la peculiarità di questo territorio e della sua comunità che conserva da più di cinquecento anni la propria storia, cultura e tradizioni. Bashkë Urban Art prevede inoltre convegni incentrati sul patrimonio della “?parkia?” , sui beni culturali, delle esposizioni all’aperto sugli abiti tradizionali comuni e da festa in stile arbëreshe. Invitiamo tutti a partecipare a questa iniziativa per conoscere il quartiere Sheshi e tutte le ricchezze di Piana degli Albanesi” conclude il presidente di associazione Bashkë.
GALLERY FOTO Bashkë Urban Art
Gli artisti coinvolti sono il sardo Mauro Patta, coinvolto in virtù di una particolare attenzione all’interno della sua ricerca al ridisegno in chiave contemporanea di elementi tradizionali, e i siciliani Angelo Crazyone, Igor Scalisi Palminteri e Andrea Buglisi che da giorni lavorano nello storico quartiere Sheshi (dal 23 fino al 30 agosto 2023, giorno dell’inaugurazione) nel tentativo di contribuire ad un rinnovato assetto visivo del centro storico, veicolando percorsi culturali capaci di alimentare lo sviluppo economico e turistico del territorio in relazione empatica e diretta con abitanti e realtà locali.
Gli artisti invitati a lavorare all’interno dello storico quartiere Sheshi di Piana degli Albanesi, su spinta dell’artista Andrea Buglisi, figura di rilievo del panorama culturale siciliano (entrato nella top cento di Street Art Cities, tra le opere di muralismo più popolari al mondo nel 2021 e nel 2022), che doneranno al quartiere un nuovo sguardo su miti e tradizioni della cultura arbëreshe.
“Come organizzatore della sezione urbanistica art del festival dell’associazione è stato fantastico esser stato coinvolto per realizzare questi interventi su questo antico, magico e incontaminato quartiere Sheshi. Il tema dell’intervento è stato legato alle tradizioni e la cultura arabreshe, essendo presente qui a Piana degli Albanesi questa comunità”, dichiara l’artista Andrea Buglisi. “L’idea era quella di intervenire in questo quartiere nella maniera più delicata e rispettosa possibile, adeguandoci al silenzio e alla bellezza di questo luogo lontano dal tempo, dove non arrivano auto, fatto di vecchie e strette strade, pavimenti inciottolati e molto molto caratteristico. La mia opera si rifà agli ori di piana degli albanesi, una produzione degli artigiani locali ancora forte e presente con la stessa manifattura del settecento e con grande maestria tecnica. Un’opera retró, romantica cercando di contestualizzarla in questo luogo che trasmette questa atmosfera da favola, con le casette quasi di marzapane, stile Hansen e Gretel” conclude.
L’artista Igor Scalisi Palminteri ha realizzato un’opera rivolta al patrono di Piana di Albanesi, San Giorgio. “Un’icona contemporanea che si espande sulla superficie e immaginificamente anche nello spazio. Il male contro il bene. Il drago contro San Giorgio, ma anche il suo cavallo bianco. Il drago infilzato già non esiste quasi più, è trasparente, solo un disegno, già contagiato dall’oro della lancia del suo temerario cacciatore. San Giorgio è concentrato, per sconfiggere il male non occorre clamore piuttosto silenzio. Il male è dentro ognuno di noi, dobbiamo imparare a riconoscerlo per dargli la caccia”.
“Ringrazio Andrea Buglisi che mi ha coinvolto in questa che è stata un’esperienza di comunità molto bella. Siamo stati accolti con gioia ed entusiasmo dai membri dell’associazione Bashkë che si spendono molto per il loro paese, la comunità, le loro tradizioni. Non dimentichiamo che la cultura arbëreshe è patrimonio Unesco, e quindi patrimonio dell’umanità. Loro lo hanno capito, ne sono consapevoli e lo stanno raccontando a noi e stiamo aiutandoli a raccontarlo. In queste giornate di lavoro abbiamo sentito la grande accoglienza e presenza dei cittadini e degli organizzatori. Ci hanno sostenuto, sono stati curiosi, tante domande. E’ bello stare in un paese ricco e consapevole delle propria tradizione, storia e cultura. E allo stesso tempo una cittadinanza aperta e accogliente alle persone che vengono da fuori, per consentire di portare il loro racconto alla comunità siciliana” conclude l’artista.
L’artista sardo Mauro Patta, in merito alla sua opera, ci tiene a dire che “l’intervento che ho fatto a Piana degli Albanesi segue un po’ il mio stile, cioè fare sempre il richiamo alla ricerca del territorio, della cultura, delle tradizioni del posto che mi ospita. L’opera “Pensieri” è chiaramente un omaggio a Piana, ai suoi colori e al costume principalmente alla figura femminile.
Questa figura, cammina per le strade del paese, assorta nei suoi pensieri lasciando magari alle sue spalle il passato. pensando magari a un futuro migliore di questo territorio, in una visione di di una rinascita del centro storico di Piana degli Albanesi”.
L’artista Angelo Crazyone ci descrive la sua opera “Bukurìa Arbëreshe”: “è ritratta una figura femminile del luogo che porta lo spettatore in un mondo carico di fascino e mistero: quello della cultura arbëreshë. La presenza è caratterizzata dallo sguardo fiero e sereno, che incarna la forza e la determinazione di un popolo antico. L’abito tradizionale infine è ricco di simboli ed elementi decorativi tipici della cultura locale. Il murales è un omaggio alla bellezza e all’eccellenza artistica della cultura arbëreshë in chiave contemporanea e le stelle che si intrecciano tra loro come se fosse un ricamo in cui la figura sembra uscire dalla parete attraverso un gioco di prospettive”.
“È stato bello rivedere i miei amici artisti con cui avevo partecipato all’iniziativa Cartoline in Ballarò e conoscere di persona l’artista sardo Mauro Patta”, conclude.
Le opere di urban art si intitoleranno “Il Dono” (Andrea Buglisi), “Bukurìa Arbëreshe” (Angelo Crazyone), “San Giorgio. Il trionfo della luce” (Igor Scalisi Palminteri) e “Pensieri” (Mauro Patta).
La scheda descrittiva delle opere al link: Bashkë Urban Art: le Opere
Tra i diversi interventi proposti dall’Associazione Bashkë, vi sarà la grande scultura su pietra dell’artista hondureño Fausto Guillermo Tabora Garcia in collaborazione con lo scultore Simone Zanaglia ed il simposio nato con il contributo degli allievi del corso di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Bashkë Urban Art, si inserisce in un momento particolarmente felice del muralismo urbano in Sicilia, grazie a grandi progetti che si propongono di accendere l’attenzione su quartieri fragili come Cartoline da Ballarò (che vede protagonisti tra gli altri: Andrea Buglisi, Angelo Crazyone e Igor Scalisi Palminteri e oggi al centro di un documentario) e il più recente progetto “Sperone167” che connette due aree suburbane delle città di Palermo e Lecce, portato avanti con dedizione dall’artista Palminteri in concerto con artisti, realtà del territorio, aziende e due istituti comprensivi delle rispettive città.
Domani, 30 agosto, il festival si concluderà con le ultime iniziative previste da calendario e la presentazione delle 4 opere murali realizzate dagli artisti nel quartiere Sheshi.