Dopo varie istanze andate a buon fine, il PNRR riserva anche amarezze al Comune di Taormina. Stavolta non è andata a buon fine la richiesta che era stata avanzata per la riqualificazione della Villa comunale, che aveva come obiettivo il recupero e la valorizzazione del Parco Florence Trevelyan.
Una doccia fredda sulla quale si è così soffermata l’Associazione “Serapide”, sodalizio che si occupa della tutela, valorizzazione e promozione ambientale del territorio e che a più riprese si è occupato in questi anni delle problematiche inerenti il Parco Trevelyan. “Si apprende – afferma il responsabile di “Serapide”, Daniel Carnabuci – che per quanto riguarda i progetti di valorizzazione dell’identità dei luoghi di parchi e giardini storici – PNRR misura 2.3, non viene approvato il progetto presentato dal Comune di Taormina per la valorizzazione del Parco storico Florence Trevelyan il quale evidentemente non è risultato all’altezza, perdendo così una grande possibilità di rivalorizzare uno dei monumenti più importanti di Taormina. La nostra associazione aveva formulato una proposta che, purtroppo, non ha mai ricevuto risposta. Progetto non approvato significa che svanisce così un altra possibilità di recupero del Parco, ed evidentemente la proposta non era all’altezza”.
“In largo anticipo sulla scadenza della presentazione dei progetti – continua Carnabuci – bisognava fare una proposta concreta per la rivalorizzazione del Parco ma non c’erano soldi, né il personale e quindi il progetto presentato dal Comune negli ultimi giorni utili è fallito. Il Comune poteva partecipare a ben tre progetti di recupero finanziati dal PNRR al 100%: ovvero il Parco Florence Trevelyan – bocciato – ma anche per il giardino del Palazzo Corvaja e il giardino del Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, non realizzati. Il valore complessivo teorico che si poteva ottenere era pari a 6 milioni di euro. Inoltre, in ambito territoriale, si poteva partecipare anche per l’Isola Bella, gestita dal Parco archeologico di Giardini Naxos, per un valore complessivo pari a 2 milioni di euro. In definitiva, si è persa la possibilità di rivalutare 4 giardini per un valore complessivo di 8 milioni. Opportunità perse”.