Una lettera dei sindacati unitari inviata al rettore dell’Università di Palermo, al Presidente della Regione siciliana, all’assessore regionale alla Salute, al Presidente della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Palermo, al Consiglio di Amministrazione dell’Università di Palermo, al Senato Accademico e ai lavoratori dell’A.O.U.P. “Paolo Giaccone” di Palermo per segnalare l’urgenza della nomina del direttore generale del Policlinico del capoluogo siciliano.
“(…) L’assenza della figura di Direttore Generale (…) – si legge in un passaggio della missiva, il cui testo integrale è disponibile a questo link – determina una incresciosa e precaria condizione del top management aziendale, che si riverbera in un gravoso rallentamento delle complesse attività assistenziali, inscindibilmente connesse a quelle accademiche. Inoltre – prosegue il testo del documento – tale contesto di lavoro determina situazioni di stress lavoro-correlato, vertiginosi cali degli standard qualitativi e di sicurezza previsti dalle norme vigenti in materia, oltre a compromettere la normale dinamica delle relazioni sindacali“.
“Alla luce dello scenario pre-apocalittico – si legge nel testo della lettera -, che sta causando l’inevitabile declino del Policlinico universitario, razza in via di estinzione nella nostra Isola, richiamiamo le SSLL alle rispettive responsabilità al fine di scongiurare l’incessante processo che, giunto al punto di non ritorno, decreterà un inevitabile de profundis del nostro nosocomio”.
“Il cammino di questa RSU – prosegua il documento – è svolgere di pari passo con i cittadini-utenti, i lavoratori e le forze sane della società civile che vogliono soluzioni alle tante, troppe, problematiche da tempo sospese in un limbo di parole fumose alle quali non sono seguite soluzioni concrete“.
“Auspichiamo – conclude la missiva – che il nostro appello non cada nel vuoto come spesso accaduto, lasciando che il Policlinico di Palermo, unico polo della Sicilia occidentale vada alla deriva totale a discapito di tutti i cittadini“.