Il lungo fine settimana di Ognissanti dà una forte spinta al turismo in Sicilia e in tutta Italia, come confermano gli ultimi tre report del settore pubblicati da Holidu, Assoturismo Confesercenti e Federalberghi. Palermo e Catania emergono come mete tra le 30 città più ambite per il ponte del 1 Novembre, mentre il tasso di saturazione delle strutture ricettive siciliane si attesta intorno a un buon 61%.
Il Report di Holidu
Ponte di Ognissanti 2023: le top 30 destinazioni degli italiani con i prezzi, numero di persone e numero di notti per le destinazioni più ricercate su Holidu.it
Holidu, uno dei portali più noti per la prenotazione di case e appartamenti vacanza in Europa, ha stilato una classifica delle 30 destinazioni più ricercate dagli italiani per il ponte di Ognissanti 2023.
La classifica include il numero medio di persone, il numero di notti e il prezzo medio delle case vacanze per ciascuna destinazione.
Il budget varia notevolmente, partendo dai 97 euro per Catania fino ai 339 euro per Parigi.
Roma è la località più gettonata. Lucca e Parigi a completare il podio
Oltre alle grandi città estere appena menzionate, anche tra quelle nostrane prevalgono i grandi centri, come dimostrato da Roma che vince questa classifica grazie al suo irresistibile fascino da città eterna che è in grado di emanare in qualsiasi periodo dell’anno.
È invece un piccolo centro la città seconda classificata ossia Lucca, forte dell’evento dedicato al mondo dei fumetti che l’ha resa nota ed amata negli anni dagli appassionati del genere e non solo.
Sul terzo gradino del podio c’è la prima località estera ossia Parigi che precede Firenze, Milano e Barcellona.
Gli italiani prediligono le località italiane, ma alcuni non rinunciano all’estero
Come in altri periodi dell’anno, si conferma la tendenza che gli italiani tendono a preferire le destinazioni nazionali, con ben 24 delle 30 mete nella classifica italiana. Tra le mete estere, Parigi è stata la più popolare, seguita da Barcellona, Valencia e Madrid.
Regioni più rappresentate?: Lombardia, Toscana e Veneto spiccano sulle altre
La regione con più località in questa speciale classifica è la Lombardia che di mete ne ha ben 6 di cui Milano, Livigno e Bergamo in top 10, rispettivamente quinta e ottava e 10ma.
Le altre sono Como, Brescia e Lecco rispettivamente 14ma e 20ma e 29ma.
La Toscana piazza 5 località nella classifica di cui 2 in top 5 (Lucca seconda, Firenze quarta). Più in basso troviamo Empoli 19ma, Prato 26ma e Pisa 30ma.
Con 3 località c’è invece il Veneto. Venezia 17ma, Bardolino 21ma con Peschiera del Garda 25ma
Sono 2 le località ciascuna per Lazio, Sicilia ed Emilia-Romagna. La prima con la Capitale capolista e Latina 22ma, l’Emilia con Bologna 18ma e Ferrara 23ma.
La Sicilia presente nella classifica delle top 30 destinazioni più amate dagli italiani per il ponte del 1 Novembre con Palermo che si piazza 16ma e con Catania 24ma.
Tutte le altre regioni presenti hanno solo una località in classifica.
Qual è la città più costosa? Catania la località più economica
Le città più costose sono principalmente estere, con Parigi in testa (339 euro a notte), seguita da Londra, Dublino e Barcellona. Le città italiane più care includono Venezia, Milano, Firenze, Roma e Como, tutte con prezzi sopra i 200 euro a notte.
Catania è emersa come la località più economica per il Ponte di Ognissanti, con una media di 97 euro a notte.
Metodologia ricerca: Nella graduatoria sono state indicate le destinazioni più cercate sul sito Holidu.it per soggiorni compresi tra il 28 ottobre e il 5 novembre. Per ciascuna destinazione sono poi stati indicati il numero medio di persone, il cambio di posizioni rispetto all’anno scorso e il costo delle case vacanze (in media a notte per alloggio). I dati sono stati estratti lunedì 23 ottobre 2023.
Fonte dati: classifica completa delle località più ricercate, cambio di posizione ed i prezzi medi degli alloggi per ciascuna città analizzata https://www.holidu.it/casa-vacanze/europa#ognissanti
L’indagine di Assoturismo Confersecenti
Tra il 28 ottobre ed il primo novembre le strutture ricettive italiane – secondo dalle stime elaborate dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti – dovrebbero registrare 4,8 milioni di pernottamenti, 200mila in meno rispetto allo scorso.
A pesare sugli arrivi è l’incertezza meteo di ottobre, ma la domanda straniera – che conferma il buon andamento dopo i positivi risultati della stagione estiva – traina i mesi di settembre e ottobre, soprattutto nelle principali città d’arte.
Dall’indagine realizzata sulle principali piattaforme di prenotazione online. emerge, inoltre, un tasso medio di occupazione dell’offerta turistica disponibile del 67%, un valore più basso rispetto a quello rilevato lo scorso anno.
I luoghi più ambiti
In ogni caso, per il ponte di Ognissanti la parte più consistente del movimento turistico italiano e straniero è attesa verso le principali città d’arte, i borghi, ma un certo interesse è stato rilevato anche per le aree di montagna, le are rurali e di collina.
Dai dati emerge un andamento differenziato per le diverse tipologie di prodotti turistici. In particolare, il tasso di occupazione delle strutture attive nelle città e centri d’arte si attesta al 78%, con punte molto al di sopra dell’80% nelle principali città italiane. Decisamente più contenute, invece, risultano le richieste di prenotazione nelle località marine e dei laghi (54%-55%).
Leggermente in salita, inoltre, il trend per le località termali (59%), mentre per montagna, campagna e collina la saturazione media aumenta (68%-67%).
I dati al Nord, al Centro e al Sud
Nel complesso, il tasso di saturazione più elevato dell’offerta è stato registrato per le strutture ricettive attive nelle regioni del Nord: il Piemonte conquista il primo posto con il 75% delle prenotazioni, seguito da Veneto ed Emilia- Romagna entrambe con il 72% delle richieste, dalla Lombardia (71%), dal Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia con il 70% di occupazione delle camere ed infine dalla Liguria la cui percentuale scende al 57%.
Risulta, invece, mediamente in calo nelle regioni del Centro: il Lazio è il primo in classifica con il 73% delle prenotazioni, seguito da Toscana ed Umbria (69%), dalle Marche (64%), Abruzzo (52%) ed infine dal Molise (48%).
Per le regioni del Sud e Isole i tassi di saturazione rilevati risultano ancora più contenuti: la Campania al primo posto (62%), seguita dalla Sicilia (al 61%) e dalla Sardegna (59%), la Basilicata (58%), la Calabria (55%) e la Puglia (53%).
Metodologia ricerca: stime elaborate dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti sulla base di un’indagine realizzata sulle principali piattaforme di prenotazione online.
Fonte: Turismo, Assoturismo Cst articolo
Indagine di Federalberghi
Secondo quanto emerge da un altra indagine realizzata da Federalberghi saranno circa 8 milioni e 369 mila gli italiani che si metteranno in viaggio in occasione del ponte di Ognissanti. L’89,8% dei vacanzieri italiani resterà nel Belpaese (il 66,2% nella regione di residenza) mentre il 10,2% andrà all’estero.
Chi resterà in Italia sceglierà in primis il mare (29,1%), le località d’arte (24,7%) e la montagna (21,5%).
Per chi andrà all’estero, le mete più ambite saranno le grandi capitali europee (83,3%), quelle extra europee (8,3%) e le crociere (5,6%). Il giro di affari complessivo si attesterà su circa 3,77 miliardi di euro.
Il giro di affari complessivo si attesterà su circa 3,77 miliardi di euro ma il risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, quasi la metà dei vacanzieri (45,5%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa dell’inflazione. Nel 50,6% dei casi gli intervistati dichiarano di aver rinunciato alla vacanza per motivi economici; il 16,3% perché partirà in un altro periodo e il 15,4% per motivi familiari.
La spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 451 euro a persona. Come di consueto, la spesa media per i viaggi in Italia (410 euro) è di gran lunga inferiore a quella per i viaggi all’estero (786 euro). La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica.
Il 27% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 25,5% al pernottamento, il 25,4% alle spese di viaggio, il 10% allo shopping e il 12,1% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).
La maggioranza degli intervistati (35,2%) ha scelto di andare in vacanza per il ponte di Ognissanti ispirato dalle bellezze naturali del luogo, il 34,9% per la facilità di raggiungimento e il 31,5% per abitudine. La casa di parenti e amici sarà la scelta privilegiata per il 32,7% dei vacanzieri; a seguire l’albergo (21,3%), i bed & breakfast (19,6%) e la casa di proprietà (13,6%).
La durata media del soggiorno sarà di 3,9 notti trascorse fuori casa.
La grande maggioranza ha organizzato la vacanza con largo anticipo. Il 60,6% delle prenotazioni è avvenuto più di un mese fa, mentre il 39,4% ha prenotato due o tre settimane prima della partenza.
Durante questi giorni, le attività principali consisteranno in passeggiate (47,4%), escursioni e gite (24,7%), partecipazione a eventi enogastronomici (24,4%), visita a monumenti (22,2%) e a musei o mostre (18,5%).
Il 67% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 21,6% viaggerà in aereo e il 3,4% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (71,2%).
Metodologia ricerca: L’indagine è stata effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions nel periodo compreso tra il 16 e il 18 ottobre 2023 intervistando con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) un campione di 3.012 italiani maggiorenni, rappresentativo di 50 milioni di connazionali maggiorenni. Il campione è stato costruito in modo da rispecchiare fedelmente la popolazione di riferimento, tale da includere anche i minorenni, mediante l’assegnazione di precise quote in funzione di sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche ed Ampiezza Centri.
Fonte dati: comunicato stampa Federalberghi con documento
“Colpisce la determinazione con cui gli italiani hanno organizzato e dilatato nel tempo la propria vacanza per questo Ponte, grazie anche alla collocazione della festa a metà settimana”. Lo dice il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, a commento dei dati rilevati dall’indagine “Gran parte dei viaggiatori infatti, ha pianificato il proprio viaggio con molto anticipo: a giudicare dai risultati della ricerca, il 60,6% delle prenotazioni è avvenuto più di un mese fa”
“Noi consideriamo pregevole la performance per il Ponte di Ognissanti, una ricorrenza che solitamente ricongiunge le famiglie ai propri affetti nei territori di origine. La Festa dunque è onorata – conclude Bocca – ma resta per noi motivo di sconforto il fatto che nel 50,6% dei casi si è dovuto rinunciare al viaggio a causa del costo della vita. Tengo sempre a sottolineare che, a nostro avviso, la vacanza è un bene primario di cui devono poter usufruire tutti”.