“Senza la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, in Sicilia non ci potrà mai essere lo sviluppo che da anni e anni inseguiamo per ridurre il divario tra il Nord e il mezzogiorno del Paese. Se perdiamo questa opportunità rischiamo di essere condannati alla marginalità”. Lo dice Pino Pace, presidente di Unioncamere Sicilia.
“Il Ponte sulla Stretto va costruito, lo vogliono cittadini, che finalmente vedrebbero davvero la continuità territoriale, e imprese che potrebbero sviluppare nuove fonti di reddito e nuovi posti di lavoro. Ci sono la capacità e le risorse – aggiunge Pace – e chi dice il contrario evidentemente non ha a cuore le sorti della nostra Isola. Sappiamo tutti che le opere connesse alla realizzazione del Ponte sullo Stretto sono già inserite nei programmi di sviluppo e il potenziamento di infrastrutture come strade ferrate e autostrade verrà vanificato senza il Ponte, che costituisce un’attrattiva turistica a prescindere. Infatti, in tutto il mondo i ponti diventano un modo per richiamare turisti”.
E a coloro che sostengono che ci sono altre priorità Pace ribatte: “Bisogna anche sgomberare il campo dai detrattori. Non è affatto vero, le altre infrastrutture non sono alternative al Ponte e non levano risorse, le risorse ci sono e quindi si può benissimo realizzare, tra l’altro, con soluzioni innovative legate alla tecnologia ‘green’ in linea con la traiettoria che l’UE vuol tracciare per l’economia dei prossimi decenni”.
Infine, Unioncamere Sicilia, rappresentata dal presidente Pino Pace insieme con tutti i componenti della giunta riunitasi in mattinata, lancia un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del consiglio Mario Draghi e al ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, oltre che alle istituzioni dell’Unione Europea, che si occupano di pianificazione strategica, affinché si possa davvero realizzare quel sogno che non può restare tale.