Dopo aver “metabolizzato” il passo indietro della ditta incaricata, che ha deciso di desistere dalla realizzazione delle opere, il Comune di Giardini Naxos si riorganizza e riavvia l’iter per il porto turistico, opera che la seconda stazione turistica siciliana attende da un tempo infinito e che sin qui non è mai stata realizzata.
Dal fallimento della Tecnis alla successiva decisione della ditta subentrante – la D’Agostino Costruzioni – di rinunciare all’esecuzione degli interventi, la casa municipale si è trovata a dover ripartire da zero e adesso il tentativo in atto a Palazzo dei Naxioti è quello di rimettere insieme i “cocci” di un vaso che si è rotto, un iter che praticamente andrà resettato e dovrà ripartire con una nuova progettualità. L’idea che si intende portare avanti per cercare di rimettere in piedi la vicenda è quella di una nuova progettualità stavolta “depurata” da alcuni aspetti che avevano scatenato proteste e polemiche in questi anni.
Il sindaco di Giardini Naxos, Giorgio Stracuzzi, in particolare, ha bocciato seccamente l’ipotesi di insediamenti infrastrutturali votati al commercio e quindi alla grande distribuzione a complemento dell’area portuale che si intende riqualificare e rendere funzionale a Schisò. Il primo cittadino non vuole opere invasive che confliggano con l’economia di “prossimità” del territorio e, a quanto risulta, porrà questo aspetto tra le premesse essenziali degli interventi che dovranno essere nuovamente previsti nel contesto della procedura da portare avanti. La prospettiva, in sostanza, è quella di un progetto che possa essere ecosostenibile, “a misura d’uomo”. Il progetto ormai naufragato era stato duramente contestato dagli ambientalisti che temevano “la devastazione della baia di Naxos” e si erano battuti contro la realizzazione delle opere previste dalla ditta che aveva ottenuto nel 2011 il placet della conferenza dei servizi.
Ora si guarda al futuro e quanto prima potrebbe arrivare il segnale della casa municipale, che pensa alla previsione di un concorso di idee, il primo passo per impostare un nuovo percorso e far ripartire l’iter del porto turistico, provando stavolta ad arrivare finalmente al traguardo con i lavori e la realizzazione dell’infrastruttura.