Quasi 20 anni dopo le prime mosse il destino del Porto di Tremestieri si avvia ad essere quello dell’incompiuta. Da un lato la Uil e Uil trasporti che da anni vigilano sulle vicende del Porto segnalando anomalie, inciampi, rischi. Dall’altro i consiglieri comunali della Lega Giuseppe Villari, Mirko Cantello, Amalia Centofanti, Giulia Restuccia ed Emilia Rotondo che sollecitano il sindaco Basile a revocare una delibera ad alta criticità. Il rischio è che non ci siano coperture finanziarie e che le conseguenze ricadano sulla città.
In questo momento, val la pena ricordarlo, è tutto fermo da troppi mesi. Ma dietro l’angolo c’è il peggio.
I consiglieri comunali della Lega prendono spunto dalle richieste sia a giugno che a luglio con le quali il comune di Messina chiede risorse al Ministero per far fronte ad una commessa che ha ancora bisogno di oltre 85 milioni di euro . Contemporaneamente, nel mese di luglio c’è una delibera di giunta con la quale si rilascia parere favorevole alla transazione con l’impresa e si attesta la copertura finanziaria dell’opera.
I consiglieri invitano quindi alla cautela ed alla revoca in autotutela della delibera fin quando non si avranno certezze sulla copertura finanziaria, vista anche l’entità della somma richiesta e necessaria alla transazione.
C’è poi un altro aspetto relativo alla preoccupazione che la cessione del contratto d’appalto, attraverso la cessione del ramo d’azienda, entro il 27 settembre come previsto nell’avviso del Tribunale, con l’individuazione dell’Impresa non faccia sì che l’impresa stessa pretenda imponenti risarcimenti dal Comune nel caso in cui non venisse confermata la permanenza dei fondi a suo tempo stanziati ed erogati dal Ministero. I consiglieri invitano Basile a revocare la delibera ed a chiedere al Tribunale il congelamento della procedura fino a quando non sarà effettuata la verifica sulla copertura finanziaria esistente e sulla reale possibilità di ottenere gli ulteriori fondi dal Ministero per l’aggiornamento prezzi. Insomma il timore della Lega è che il Comune stia facendo i conti senza l’oste.
Anche la Uil interviene sulla questione definendo la transazione tra amministrazione e impresa un opinabile tentativo di mettere una pezza ad una gestione disastrosa dei lavori dell’opera più importante della città.
“Servono ben 86.241.345,59 di euro per completare il Porto di Tremestieri, la grande macroscopica incompiuta del nostro territorio, vale a dire molto più di quanto era l’importo originario dell’appalto pari a circa 64 milioni di euro- scrivono Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Michele Barresi, segretario generale Uil Trasporti Messina, Nino Di Mento, segretario generale aggiunto Uil Trasporti Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica– Quindi, al netto dei soldi spesi e dei lavori pregressi quantificati in 15.800.000,00 euro, la definitiva realizzazione dell’opera, ad oggi, è lievitata, sulle spalle della collettività, ad un totale di oltre 101 milioni di euro”.
Il sindacato riporta appunto la delibera n. 368 approvata dalla giunta comunale di Messina il 19 luglio con la quale è stato dato il via libera alla transazione con la società Coedmar di Mestre con cui si è decisa la via della cessione del ramo d’azienda. Nella delibera è riportato il nuovo cronoprogramma dei lavori che impegnerà la ditta che rileverà il ramo d’azienda: il comune di Messina prevede tempi di esecuzione dell’opera pari a due anni, a partire dalla data di ripresa dei lavori.
Già le premesse fanno capire come si sia tornati al punto di partenza, giacchè l’ultima data prevista per la consegna (l’ennesima) era il 9 ottobre del 2022, anche questa non rispettata (i lavori sono fermi da un anno e mezzo).
“Come se non bastasse vi è la beffa rappresentata dal colpo di spugna caratterizzato dalla transazione con la quale il comune di Messina, stazione appaltante del Porto di Tremestieri, intende rinunciare anche per il futuro ad ogni eventuale penalità nei confronti della Coedmar- proseguono i sindacalisti– Occorre evidenziare che questa “impalcatura” poggia le sue fondamenta su ipotetiche risorse, pari a circa 45 milioni di euro a titolo di revisione dei prezzi, che, ad oggi, non sono nella reale disponibilità della stazione appaltante”.
La Uil chiede chiarezza al ministero sullo stanziamento delle ingenti risorse necessarie ed indispensabili per la realizzazione del Porto di Tremestieri. Una volta acquisito il sostanziale rifinanziamento dell’opera,il sindacato ribadisce la necessità ineludibile della nomina di un Commissario che possa garantire sia la ripartenza che i tempi di esecuzione dell’opera.
“La delibera di giunta smaschera e smentisce definitivamente le chiacchiere e i giochi di illusionismo di qualche amministratore cittadino che, come nelle migliori tradizioni, sfuggiva dalla realtà dei fatti attaccando il nostro sindacato che ha sempre avuto a cuore le sorti di questa infrastruttura”