“Dopo lo sciopero di questi tre giorni indetto da Ale, Confintesa, Sinalp, Cub e Alba, che ha visto l’adesione del 70% dei 5.000 lavoratori Asu siciliani, siamo pronti ad inasprire la protesta affinché sia finalmente riconosciuto il diritto alla stabilizzazione. A tal proposito si è già costituito un coordinamento di sindaci, con l’obiettivo di coinvolgere tutti i primi cittadini siciliani a sostegno degli Asu, che incontreremo in assemblea a metà marzo a Palermo”. Lo dicono Vito Sardo e Mario Mingrino, coordinatori regionali dell’Ale Sicilia.
“L’elevata adesione allo sciopero – aggiungono – ha compromesso l’operatività di molti uffici causando notevoli disagi al pubblico, a dimostrazione dell’importanza del lavoro svolto dagli Asu. Da circa 20 anni, infatti, prestano servizio presso enti pubblici e privati, alla stregua dei dipendenti pubblici, ma senza gli stessi diritti, a partire ad esempio dal versamento dei contributi previdenziali. Di fatto lavorano in nero per la pubblica amministrazione, in cambio di un’indennità che non supera i 600 euro al mese. Indennità che, peraltro, viene pagata sistematicamente con mesi di ritardo”.
“Adesso basta – continuano – la misura è colma. Andremo fino in fondo per raggiungere l’obiettivo della stabilizzazione. Ci auguriamo che nessuno, sia sul fronte politico che su quello sindacale, strumentalizzi la vertenza come è stato fatto più volte in passato. Al contrario ci aspettiamo la piena e leale collaborazione di tutti, nonché quella del governo regionale finora assente”.
“Nel frattempo – concludono Sardo e Mingrino – guardiamo con fiducia all’incontro fissato a fine marzo dal segretario provinciale dell’Ugl di Messina, Tonino Sciotto, con il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon e i dirigenti del Ministero, Ugo Menziani e Salvatore Pirrone. A questo parteciperà anche l’onorevole Ella Bucalo, che sin da primi giorni del suo mandato parlamentare ha sposato la causa dei lavoratori Asu”.