Da eroi a disoccupati. E’ la situazione dei precari dell’emergenza Covid a Messina dove, unico caso in Sicilia, (qui)l’Asp ha interrotto le proroghe prima della scadenza mandando in sostanza tutti a casa nel giro di due settimane. I professionisti riuniti in comitato hanno più volte protestato ma la situazione è ancora senza soluzione.
Il Coordinamento Lavoratori Covid di Messina torna a protestare evidenziando come nel frattempo i cittadini paghino le conseguenze in termini di servizi ridotti.
E’ questo il caso di disagi riscontrati nei servizi erogati dall’Asp in via del Vespro e per i quali il commissario Alagna ha spiegato che la motivazione è legata a mancanza di personale-
“A ben vedere, però, questa condotta non ci sorprende- si legge in un comunicato del Coordinamento lavoratori covid Messina- Infatti, non possiamo dimenticare come lo stesso direttore Alagna avesse dichiarato che “tutto il comparto covid” fosse “necessario” lasciando intendere che avrebbe trovato adeguato impiego nelle tante maglie dell’azienda che richiedevano tale rinforzo. Solo pochi giorni dopo, lo stesso direttore, però, si rimangiava quanto dichiarato pubblicamente e liquidava quasi tutte le categorie aprendo a livello regionale il cosiddetto “caso Messina”. A fronte, infatti, di un rinnovo al 28 febbraio faticosamente ottenuto in Sicilia, solo l’Asp di Messina decideva di mandare a casa questo “personale inutile”.
Il Coordinamento ricorda poi cosa accaduto negli ultimi due mesi
Il 15 Gennaio: vengono cessati i contratti di quasi 200 lavoratori Covid tra cui gli “assistenti amministrativi” ma, alcuni giorni dopo, l’ASP di Messina delibera l’assunzione di “7 Assistenti Amministrativi” perché risultavano 13 posti vacanti.
Il 3 Febbraio: vengono cessati tutti i contratti in essere del comparto Covid, tra cui quelli degli “Informatici”, anche se “ritenuti indispensabili” sempre dall’ASP di Messina in Commissione Sanità il 16 Gennaio.
Il 3 Febbraio: data della Delibera che esternalizza il lavoro svolto dagli informatici del comparto Covid ad una Ditta esterna pagando quasi 100 Mila €!
“A Messina assistiamo quindi alla cessazione anticipata dell’intero comparto Covid quasi a voler dire che, nella nostra Provincia, non conta né il volere del governo regionale né la volontà del governo nazionale che nel frattempo, col “milleproroghe”, raccordava legislativamente un chiaro indirizzo volto all’impiego e alla stabilizzazione del personale “emergenza covid”- conclude il coordinamento-Ma soprattutto, come si può dichiarare “tutto e il contrario di tutto” nel breve spazio di qualche settimana senza che nessuno della “politica che conta” alzi la testa per restituire un po’ di dignità, alla programmazione dei servizi territoriali in un contesto tanto importante come quello sanitario? Perché, per tutte le categorie, l’ingresso e la stabilizzazione passano “in automatico” mentre per le posizioni tecniche e amministrative si parla sempre di selezioni? Chi seleziona chi? … e perché sempre due pesi e due misure?”