Farà tappa in città il giornalista e scrittore americano Stephan Talty, autore del libro “La mano nera. La vera storia di Joe Petrosino”, tradotto di recente anche in italiano.
L’incontro con la stampa, martedì 17 luglio alle 18, rientra nell’ambito di un evento organizzato da “Rotary Club Palermo” e “Rotary Club Palermo Nord”, nell’alveo del progetto “Legalità e cultura dell’etica” che, congiuntamente all’associazione “Joe Petrosino Sicilia“, hanno invitato l’autore statunitense in Sicilia per conferirgli l’omonimo Premio dedicato al poliziotto italo-americano.
La cerimonia di consegna si svolgerà giovedì 19 presso la Sala Mattarella dell’Assemblea Regionale Siciliana, a partire dalle ore 18, alla presenza delle autorità locali e dei presidenti delle associazioni intitolate a Petrosino: di Padula (SA) città natale di Petrosino, di New York, dove visse, e di Palermo.
I diritti del libro di Talty sono stati acquistati recentemente da Leonardo Di Caprio per realizzare un film di cui lui stesso sarà protagonista, nei panni dello stesso Petrosino, e produttore; sarà distribuito, invece, dalla Paramount, una delle più importanti case cinematografiche degli Stati Uniti, e proiettato nelle sale nel 2019, in occasione della ricorrenza dell’omicidio del poliziotto italo-americano.
Talty tra i suoi lavori annovera, come coautore, “Captain Phillips” e “Granite Mountain” da cui sono stati tratti film come “Attacco in mare aperto (Captain Phillips)”, diretto da Paul Greengrass, con protagonista Tom Hanks; “Fire Squad – Incubo di fuoco” (Only the Brave-Granite Mountain), diretto da Joseph Kosinski.
La manifestazione è patrocinata da: Ersu, Assemblea Regionale Siciliana, Regione Siciliana, Fondazione Federico II, Comune di Palermo.
IN BREVE, LA STORIA DI JOE PETROSINO
Fu la prima vittima di mafia come rappresentante delle forze dell’ordine. Sul personaggio sono stati realizzati film, sceneggiati, fumetti, un’ampia letteratura si è interessata alla sua storia.
Con la sua famiglia era emigrato a New York da Padula, alla fine dell’Ottocento, e lì era riuscito a imparare la lingua inglese in poco tempo inserendosi pienamente nell’ambiente. Fu il primo italo-americano a raggiungere il grado di luogotenente della polizia di NY, divenne amico di Theodore Roosevelt, prima assessore di polizia di NY, poi presidente degli Stati Uniti.
Joe Petrosino rappresenta un’icona della legalità indelebile nel tempo.
Era stato mandato a Palermo per una missione segreta di indagine tra i legami della mafia americana con quella siciliana. Sarebbe stato ucciso su mandato di Vito Cascio Ferro, il “Padrino” per eccellenza a cui si ispira anche il romanzo di Mario Puzo e la serie dei tre omonimi films di Francis Ford Coppola. La polizia di New York ha recentemente inaugurato una sede dedicata a lui presso il Palazzo dell’ONU della città.
Joe Petrosino fu ucciso a Palermo da quattro colpi di pistola il 2 marzo 1909, a piazza Marina dove era ospite dell’Hotel de France, oggi residenza universitaria gestita dall’Ersu.