La prima giornata di semifinali non va per il verso giusto per le compagini siciliane. In gara 1 cedono sia Telimar sia Ortigia, la prima solo ai rigori contro il Quinto, la seconda, come pronosticabile, contro la Pro Recco.
I palermitani ripartono tra le mura domestiche della piscina Olimpica comunale, chiudendo 11 pari i tempi regolamentari di un match con alti e bassi da parte dei ragazzi allenati da Gu Baldineti. A pesare è stata anche l’espulsione di Jurisic e la traversa fatale di Vitale nel corso della serie finale. Il club dell’Addaura sarà così costretto a vincere nella partita di ritorno che si disputerà l’8 maggio a Recco per poter sperare di passare il turno.
Storia totalmente diversa per i biancoverdi. La Pro Recco domina 12-5 la squadra di Piccardo, allungando la distanza nel corso del secondo e del terzo tempo. I siracusani soffrono soprattutto la superiorità numerica. I recchelini, infatti, nei primi tre tempi non ne sbagliano una, mentre a uomini pari i ragazzi di Piccardo offrono una buona prestazione. Testa alla gara 2, seppur già segnata, fissata in calendario tra tra una settimana alla Caldarella.
TELIMAR – QUINTO
Bastano 20” ai padroni di casa per passare in vantaggio con Occhione. Il Quinto, però, risponde con un preciso tiro a schizzo sul secondo palo da parte di Figari. Il Telimar ha l’occasione del raddoppio su rigore, ma il tiro di Occhione dai cinque metri si infrange sulla traversa. Ne approfittano i genovesi con Ravina, che pesca Niccolò Gambacciani in superiorità per il sorpasso. Dopo una serie di azioni in più non concretizzate, è a uomini pari che Giorgetti segna il 2-2 su cui di fatto si chiude la prima frazione.
In avvio del secondo quarto, è Hooper che accentra su di sé le marcature al centro per liberare Vitale, che da posizione 1 non perdona. Ma è subito 3-3 per la rete in fotocopia di Gambacciani in extra player. È Occhione, che oggi è sceso in vasca senza la mascherina protettiva, a trovare il 4-3, battendo Massaro dalla distanza. Prosegue, però, l’equilibrio in partita, con Nora che trasforma un rigore per il 4-4. A 16” Fabiano da palo 1 permette ai padroni di casa di andare all’intervallo lungo in vantaggio.
Occhione conquista un altro rigore. Stavolta è Hopper ad incaricarsi del tiro dai cinque metri e a trafiggere la rete difesa da Massaro. Ma i liguri si rifanno sotto con Di Somma. Giorgetti per Hooper che conquista un altro rigore. Va lo stesso Giorgetti ed è 7-5. Figari si avvicina e Nora riporta parità nel match, sfruttando bene le indicazioni di Bittarello al time out. Break di 3 a 0 per i liguri, che completano la remuntada con Niccolò Gambacciani. Figari fa addirittura +2 a 49” dal termine del terzo periodo, che si chiude con la protesta di Lo Cascio, convinto di aver spinto dentro la palla dell’8-9 in superiorità sulla sirena. Ma si va agli ultimi otto minuti di gioco sul doppio svantaggio.
Si ricomincia con Hooper al suo terzo e ultimo fallo. Ne approfittano gli ospiti, che vanno in doppia cifra con Panerai, bravo a sfruttare l’uomo in più. Reagisce il Telimar con Lo Dico in extra player. Ed è lo stesso palermitano calottina numero 11 a segnare anche la rete del 9-10, a 4’51 dal termine La reazione dei padroni di casa è veemente. Restano concentrati sul doppio uomo in meno e in ripartenza è Giorgetti a siglare il 10 pari. Nora porta di nuovo avanti i suoi in extra player. Ribatte Marini in più. I due portieri si rendono protagonisti sul finale, che vede altre proteste su una possibile espulsione non data per un fallo subito al centro da Lo Cascio. L’ultima azione è del Quinto, che si gioca il suo secondo e ultimo time out. Reattiva la difesa casalinga. Si va, dunque, ai rigori.
La sequenza vede iniziare il Quinto: Panerai parato; Giorgetti parato; Nora gol; Vitale gol; Villa parato; Occhione parato; Molina gol; Woodhead gol; Fabiano gol; Panerai gol; Giorgetti gol. A questo punto, per proteste sulla posizione che per Jurisic era corretta, il portiere titolare del Telimar viene espulso. Al suo posto entra Girasole, trafitto da Nora; Vitale manda sulla traversa e il match si chiude sul 15-16.
Al termine del match il vicecapitano Andrea Giliberti ha commentato a caldo la prestazione della squadra: “Abbiamo iniziato bene poi abbiamo commesso alcuni errori stupidi in fase offensiva e ne abbiamo pagato le conseguenze. A quel punto è stato blackout e sono tornati i fantasmi delle quattro sconfitte consecutive dalle quali arrivavamo. Ci siamo disuniti e abbiamo affrettato a concludere. Loro ne hanno approfittato, ma quando siamo tornati lucidi siamo riusciti ad esprimere il nostro gioco, ricucendo lo strappo di tre reti in poco tempo nell’ultimo quarto. I rigori sono una lotteria, non si sa mai cosa può capitare. Se avessimo giocato ai nostri livelli, avremmo anche potuto recriminare su alcune scelte arbitrali discutibili. Ma sta a noi adesso analizzare la partita insieme a coach Baldineti, in vista di gara 2“.
Anche il presidente Marcello Giliberti ha commentato aspramente la partita: “Abbiamo perso ai rigori al termine di un match in cui abbiamo fornito una prestazione assolutamente opaca. Il Quinto ha giocato una partita onestissima, sbagliando poco, meritando alla fine la vittoria. Ora dobbiamo giocarci il tutto per tutto mercoledì 8 a Punta Sant’Anna, con la vittoria quale unico risultato utile per sperare di arrivare a giocare gara 3 sempre qui in casa”.
PRO RECCO – ORTIGIA
L’Ortigia parte molto concentrata e attenta in difesa, dove regge bene il confronto e riesce a trovare il giusto posizionamento, soprattutto in fase di parità numerica. Il primo gol del match lo segnano i biancoverdi, con Cassia abile a finalizzare la prima superiorità della partita. I recchelini rispondono con le reti, entrambe con l’uomo in più, di Zalanki e dell’ex Ciccio Condemi. La squadra di Piccardo va alla ricerca del pareggio, ma ha qualche difficoltà nel trovare le giuste linee di passaggio al centro, anche per via della bravura della difesa ligure.
Tra la fine del primo e la metà del secondo tempo, l’Ortigia spreca due superiorità numeriche, mentre i padroni di casa sono spietati e, con una percentuale del 100%, si portano a + 3 con Presciutti e Ciccio Condemi. I biancoverdi non riescono a bucare la difesa del Recco, che allunga con Di Fulvio, questa volta a uomini pari. L’Ortigia reagisce con orgoglio e trova il gol con Ferrero, ma poco dopo è Zalanki, ancora in superiorità, a centrare il 6-2 di metà gara.
Nella terza frazione, il Recco continua a essere impeccabile nell’uomo in più, ma l’Ortigia riesce a riportarsi a meno 3 con le reti di Cupido e di Ferrero (rigore). Gli uomini di Sukno, a quel punto, costruiscono un parziale di 3-0 che ferma il punteggio sul 10-4 prima degli ultimi 8 minuti.
Nel quarto tempo, con la vittoria ormai in tasca, il Recco inizia a fallire le superiorità (ne segna una sola su 5) ma riesce comunque ad andare in gol con Iocchi Gratta e Zalanki, mentre l’Ortigia chiude le marcature con Cassia. Finisce 12-5 per il Recco.
A fine match, il tecnico Stefano Piccardo ha analizzato la prestazione dei suoi giocatori: “Sono contento di come ha giocato la squadra e di come ha affrontato la partita. Abbiamo svolto bene le diverse fasi, giocando il più possibile a viso aperto. Sembra strano dire questo dopo una sconfitta per 12-5, ma è così, perché oggi c’era in acqua un Recco molto concentrato sull’obiettivo e che sapeva benissimo cosa doveva fare. Abbiamo retto fino al 7-4, fino a quando è stato possibile. Oggi abbiamo fatto male solo in inferiorità numerica, dove nei primi tre tempi abbiamo preso 8 su 8, ma questo è dovuto anche al fatto che loro ti costringono a un ritmo forsennato e, quando devi giocare da schierato, alla fine sbagli. Sul loro uomo in più, abbiamo commesso due errori banali prendendo due gol evitabili. Ma, ripeto, al di là di questo, abbiamo fatto una buona partita. Sono contento dell’atteggiamento messo in acqua dai ragazzi. Adesso inizieremo a pensare a gara 2, sapendo che anche in casa dovremo provare a giocare una partita aperta contro la squadra campione del mondo e poi vedere cosa succede. Questo è un play-off e vogliamo godercelo fino alla fine“.
Nel post match ha parlato anche l’attaccante Sebastiano Di Luciano: “Oggi abbiamo sofferto un po’ la loro fisicità, il loro gioco mani addosso, oltre ad aver fatto male la fase a uomo in meno, ma in parità numerica ce la siamo giocata. Purtroppo contro avversari così, i valori alla fine vengono fuori. Sicuramente, però, abbiamo avuto un approccio diverso rispetto all’ultima uscita a Bologna, anche se va detto che quella partita non contava nulla e un calo di concentrazione ci poteva stare, per quanto comunque non giustificabile. Oggi ci siamo aiutati il più possibile, abbiamo giocato e, secondo me, il risultato è un po’ bugiardo, eccessivo rispetto a quello che si è visto in acqua, perché vero che loro hanno fatto un grande uomo in più e noi, di conseguenza, un uomo in meno da rivedere, però per alcuni tratti e in alcune fasi abbiamo giocato una bella partita. Poi, va detto che loro erano carichi, perché dopo la sconfitta con Brescia volevano dimostrare di essere sempre i più forti. Siamo stati un po’ sfortunati a incontrarli adesso. Ad ogni modo, ora ci sarà gara 2 e proveremo a giocarcela, inseguendo il sogno di portarli a gara 3, anche se sarà difficile“.