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La storia

Dalla Sicilia a Parigi 2024 con il Settebello, Condemi: “Europei e Mondiali esperienze stupende, sogno le Olimpiadi fin da bambino”

giovedì 22 Febbraio 2024

Per gli amanti del Settebello, e più in generale gli appassionati della pallanuoto, gennaio e febbraio sono stati due mesi intensi e ricchi di emozioni. Prima gli Europei in Croazia, poi i Mondiali di Doha hanno messo in evidenza un gruppo solido e competitivo che promette scintille in vista delle Olimpiadi che si disputeranno in piena estate. Come il prezzemolo, anche in questa occasione, non mancheranno le stelle siciliane che illumineranno la capitale francese. Tra queste una nasce proprio tra le acque impregnate di cloro dalle piscine.

Dalla Sicilia alla Liguria fino a Parigi. E’ questa la parabola ascendete di Francesco Condemi che a soli 20 anni è già uno dei simboli della Nazionale azzurra. Il giovane catanese non è nuovo a questi palcoscenici, avendo già partecipato agli Europei di Spalato nel 2022 e ai Mondiali di Fukuoka nel 2023, ma in pochi mesi è riuscito a togliersi di dosso le vesti della comparsa per vestire quelle del protagonista, riuscendo a collezionare più minuti e a ritagliarsi ancora maggiore spazio tra le gerarchie del ct Campagna.

Cresciuto sotto le pendici dell’Etna, nel 2019 si è trasferito all’Ortigia. Una scommessa vinta per il club siracusano che, dopo quattro stagioni, questa estate, è stato costretto a salutare uno dei suoi condottieri. Rifiutare il richiamo della Pro Recco, squadra tra le più rinomate e vincenti al mondo, non è stato infatti possibile per Condemi. “Ne ho parlato anche con i miei genitori. Alla fine ho deciso di lasciare casa e venire qui per ambire al massimo. È stata una scelta che ho dovuto fare perché sapevo che se avessi voluto competere a certi livelli avrei dovuto spostarmi e confrontarmi con i grandi e i più forti“. I recchelini sono stati incantati dal suo talento che solo nell’ultima stagione ha aiutato la squadra biancoverde a conquistare il secondo posto in Coppa Italia e il terzo gradino del podio in campionato, con ben 59 reti tra regular season e play off.

Le aspettative non sono state deluse e le prime soddisfazioni si riflettono anche sul Settebello. È stato stupendo“. Così Condemi ha commentato l’Europeo dal quale l’Italia ha strappato la medaglia di bronzo.E’ stata la prima competizione dove ho giocato veramente, il primo Europeo in cui ho disputato tutte le partite. Una bella esperienza – ha aggiunto – sapevamo che era una fase di passaggio per il Mondiale e successivamente per le Olimpiadi, e noi avevamo la necessità di ottenere il pass. Conquistarlo all’Europeo era un po’ più difficile perché era necessario qualificarsi in finale. Purtroppo abbiamo perso in semifinale contro la Spagna. Hanno meritato e non eravamo mentalmente pronti. Al Mondiale siamo invece arrivati con un’altra testa“.

Proprio a Doha la Nazionale si è imposta contro le avversità, sfoggiando carattere e cattiveria nei momenti giusti.La partita fondamentale era agli ottavi perché passandoli ci saremmo qualificati alle Olimpiadi e abbiamo giocato come fosse una finale. Dopo abbiamo pensato solo a divertirci. Non avevamo più pressioni e siamo scesi in acqua con maggiore leggerezza. Ma è stata comunque un’altalena di emozioni. Contro la Grecia, per esempio, a un minuto e mezzo dalla fine, sotto di due gol, eravamo fuori dal torneo. Poi abbiamo fatto tre gol e abbiamo vinto. Ci siamo riscattati contro la Spagna, giocando veramente bene, ma purtroppo, per un episodio sfortunato, non abbiamo vinto in finale“.

Le fatiche sono state ripagate con la medaglia d’argento. Resta comunque l’amaro in bocca. La Croazia è riuscita a domare gli azzurri solo ai rigori, divenuti ormai una vera propria bestia nera. Ma i tiri dai cinque metri non sembrano preoccupare Condemi che anzi rilancia: “Se ricapitano, ben vengano queste situazioni. Per superare le paure bisogna affrontarle. Non si può avere paura di arrivare ai rigori e dire abbiamo perso. L’unico modo per sbloccarsi in queste occasioni è ripresentarsi ai rigori e vincerli“.

Come si preparerà in vista delle Olimpiadi? In questi due mesi Campagna ha deciso di puntare su una precisa rosa, variando praticamente poco o nulla tra le due manifestazioni. Il giovane classe 2003 non è certo della sua convocazione, dovrà aspettare ancora qualche mese prima di poter affermare con certezza di stare per realizzare un sogno: prendere parte alla competizione a cinque cerchi.Lo sogno fin da bambino. Continuerò a fare quello che sto facendo e vedrò dove il lavoro mi porterà. Campagna proverà sicuramente a metterci sotto pressione perché in quelle circostanze rendiamo di più e questo non può che farci solo bene“.

Terminati i lunghi viaggi si torna subito in acqua. Nessun tempo per festeggiare o per rilassarsi. Gli allenamenti chiamano e la Pro Recco si prepara a proseguire il suo lungo e fitto calendario stagionale tra campionato, Champions e Coppa Italia. “Con il mister abbiamo già parlato degli obiettivi. Sapevamo già che la stagione sarebbe stata difficile, trovare un momento di riposo è abbastanza complicato. Le prime due partite di Champions, contro Marsiglia e Spalato, sono le più importanti, per passare il girone. Il primo obiettivo, il primo trofeo su cui ci concentriamo è la Coppa Italia ad aprile“.

Il campionato riprenderà sabato e il primo ostacolo da superare è proprio l’Ortigia. La sfida con i biancoverdi non è solo nostalgia ma anche una questione familiare. Oltra ad aver lasciato un pezzo del suo cuore a Siracusa, Condemi si è separato anche dal fratello Andrea. Da compagni di squadra a rivali è stato un attimo. “Mio fratello lo sento tutti giorni, è la mia vita. Sapevamo che prima o poi avremmo giocato contro, ci scherziamo su e cerchiamo di non marcarci, se ci è possibile. Però è divertente, il bello dello sport è anche questo“.

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