Il 2 aprile 2021 si è svolto a Palermo il primo congresso cittadino di Azione nel quale è stato eletto segretario cittadino Mario Enea.
Ecco alcuni passaggi della sua mozione
L’Italia che lavora, produce, studia e fatica ha il dovere morale di partecipare alla vita politica del paese che sino ad oggi è stata affidata ai professionisti della politica il cui obbiettivo, molte volte, è stato soddisfare le proprie ambizioni personali, anche di carattere economico. Scegliere Azione significa mettere al centro l’interesse del paese, della società, del cittadino, cioè la vera politica che oggi è stata sostituita dagli equilibrismi dei partiti di fronte ai populismi e ai sovranismi. Da una parte a sinistra i socialdemocratici si consegnano ai populisti con i quali vi sono forti divergenze rispetto alla politica internazionale ed energetica, al centro Forza Italia si consegna ai sovranisti, tutto questo senza che si sollevino voci di dissenso.
Azione, le cui radici culturali e politiche sono il liberalismo sociale e il popolarismo di Sturzo, crede che in Italia vada fatta una sintesi di queste due grandi culture affrontando questioni economiche e sociali come la povertà, l’assistenza sanitaria, l’istruzione e il clima, ma sottolineando al contempo i diritti e l’autonomia dell’individuo, che è il capitale sociale più importante di una nazione, e per di più un capitale ad alto rendimento nel quale troppo poco si è investito in passato.
Naturalmente Azione non dimentica la questione meridionale che è fondamentale per tutto il paese e riprendendo le parole di Draghi va comunque evitato che si riduca a sterili rivendicazioni, ma va affrontata con urgenza, determinazione, unità: perché l’Italia tutta ha bisogno che Napoli e il Mezzogiorno siano un motore del Paese.
Palermo è stata troppe volte mortificata a causa della cattiva amministrazione, la nostra città è sempre tra le ultime nelle diverse classifiche relative ai servizi per il cittadino e nessuno può negare che i servizi della nostra città siano tra i peggiori in Italia; basti ricordare la gestione dei rifiuti, il trasporto pubblico locale, i servizi cimiteriali, ecc. Adesso è arrivato il momento in cui possiamo voltare pagina e in questo dobbiamo convincere i Palermitani del fatto che è possibile cambiare perché non esiste la volontà di un dio che ci relega tra le città italiane meno vivibili.
Azione ha avuto il coraggio di proporre tempestivamente, come candidato per la carica di Sindaco, Fabrizio Ferrandelli che fa parte di +Europa, con cui in Consiglio comunale abbiamo condotto battaglie contro l’irragionevolezza dell’Amministrazione di Palermo. Il nostro consigliere Leonardo Canto si è impegnato in battaglie come quelle per il tram e per il piano di riequilibrio assieme a Cesare Mattaliano e allo stesso Fabrizio Ferrandelli di +Europa. Battaglie nelle quali è stato essenziale l’impegno di OSO con Giulia Argiroffi e Ugo Forello, e nelle quali siamo stati a fianco dei consiglieri di Italia Viva. Forze tutte che fanno parte di quel centro riformista nell’ambito del quale, in relazione alle visioni convergenti, è auspicabile un dialogo.
Azione uscendo dalle tattiche di partito intende mettere a servizio della città il suo impegno per rendere la città più vivibile per le prossime generazioni, a cui la cattiva amministrazione sta lasciando un debito da pagare nei prossimi venti anni, così come previsto nel piano di riequilibrio al quale ci siamo opposti. La discontinuità con l’Amministrazione Orlando è un elemento fondamentale della nostra visione, ma non si vuole buttare “con l’acqua sporca anche il bambino”, nel senso che alcune scelte dell’Amministrazione Orlando, come per esempio il processo di recupero del centro storico e le importanti iniziative culturali, dovranno essere riconosciute come coraggiose ed encomiabili ed anzi dovranno essere portate avanti. Azione per prepararsi a questa competizione elettorale ha organizzato dei tavoli tematici su alcuni problemi della città nei quali azionisti palermitani hanno condotto delle analisi ed elaborate delle proposte per la città, in un lavoro approfondito che ha visto l’impegno di professionisti, docenti universitari, rappresentanti della società civile e rappresentanti delle istituzioni. I temi affrontati sono stati: la gestione dei rifiuti, la mobilità e il trasporto pubblico locale, la gestione delle società partecipate, le infrastrutture sportive e la loro gestione, i servizi pubblici per il cittadino. Ne è venuto fuori un programma di più di 140 pagine che il candidato Ferrandelli ha condiviso e che costituisce un approccio diverso rispetto a quello della vecchia politica che parla solo di candidati e alchimie di partito, e non del che cosa si vuole fare per questa città. È opportuno che finalmente ogni candidato abbia il coraggio di dire che cosa si propone di fare riguardo i temi caldi della città, spiegare qual è la sua visione della Palermo del futuro. Questo sarebbe il vero cambiamento.
